Wait for me – Aspettami di Sara Masvar – RECENSIONE

Wait for me – Aspettami di Sara Masvar – RECENSIONE

10 Novembre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Wait for me - Aspettami di Sara Masvar - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Francesca ci parla del nuovo romanzo di Sara Masvar "Wait for me - Aspettami" - Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo romanzo: Wait for me - Aspettami.
  • Autore: Sara Masvar
  • Genere: Romance di formazione
  • Numero pagine: 446
  • Casa editrice: Indipendently Published
  • Data di uscita: 23 ottobre 2020
  • Codice IBSN: 9798673585375
  • Prezzo E-book: 2.99 €
  • Prezzo cartaceo: 13.90 €
  • Disponibile su Kindle Unlimited
  • Disponibile GIFT BOX contattando l'Autrice
  • Hashtag: #maswait4me
  • Canzone: Kings of Leon – Wait for me
  • ACQUISTALO QUI: AMAZON

 

Sinossi

MSN - Primavera 2004

Due adolescenti come tanti, per caso, si incontrano su una piattaforma di gioco di ruolo online. Yale e Ginger. Si parlano e subito si capiscono, diventano un qualcosa che non ha bisogno di didascalie. Non sarà semplice esserci ma loro, l'una per l'altro, ci saranno sempre.

Firenze - Estate 2019

Due trentenni come tanti, per caso, si incontrano a un concerto rock. Ester e Mattia. Si guardano e subito si riconoscono. Il volto l'uno dell'altra lo hanno impresso a fuoco nella mente. Non si sono mai visti, certo, ma si conoscono da sempre.

Ginger è Ester, Yale è Mattia.

Fra occasioni perse, momenti (in)felici, relazioni collaterali e troppi km di distanza la loro vita, nonostante tutto e tutti, è andata avanti. Ma alcune mancanze, per entrambi, sono ancora presenti. Dopo essersi aspettati per una vita intera, trovandosi, saranno poi capaci di fare a meno l'uno dell'altra?

L'unica cosa certa, oltre all'amore, è che c'è tutta una vita nel mentre.

 

 

Vicende

È il 2019. Ester e Madda stanno facendo la fila da un paninaro prima di un concerto per festeggiare una grande occasione per Madda.

È il 2019. Mattia e Giovanni sono allo stesso concerto e attendono nella medesima fila. Loro sono lì per festeggiare una grande svolta nella vita di Mattia.

Tra Madda e Giovanni inizia una discussione su chi abbia la precedenza sull’ordine d’attesa e mentre loro litigano qualcosa accade.

Ester e Mattia si vedono e si riconoscono. La loro storia parte da lontano. Ora hanno trentadue anni ma sanno dell’esistenza l’uno dell’altra da una vita intera, da quando di anni ne avevano solo diciassette.

“Non l’ho mai visto da vicino ma so chi è. Lo conosco troppo bene. Conosco ogni centimetro del suo corpo, del suo volto, della sua anima. Lo conosco meglio di chiunque altro.”

Questo è ciò che pensa Ester quando i suoi occhi incontrano quelli di Mattia. Quando il passato le si palesa davanti con le sembianze di quella persona mai incontrata ma da sempre fondamentale.

E Mattia, pensa la sua stessa identica cosa. L’ha aspettata, l’ha cercata, non l’ha mai dimenticata nonostante non si siano mai trovati insieme nello stesso luogo, le loro anime sono sempre state unite da un qualcosa che neanche loro sanno spiegare.

Ester aveva diciassette anni. Ester era depressa, era immersa in un vortice di dolore per una perdita in famiglia che nessuno era in grado di colmare. Ester andava a scuola, continuava la sua vita ma in realtà di quella sua vita non le importava più nulla.

Mattia aveva diciassette anni e un sogno. Quello stesso sogno che gli è stato strappato via. Mattia andava a scuola per dovere, continuava a stare con i suoi amici nonostante sapesse bene che tutto era cambiato. Anche Mattia, in un certo senso, era depresso.

Per fortuna nel 2004 spopolava il gioco di ruolo online World of Warcraft. Non c’entra niente, direte voi. C’entra tutto, rispondo io!

La dolorante Ester e il solitario Mattia si sono conosciuti proprio in questo gioco di ruolo, l’unica cosa che riusciva a far lasciare la realtà a entrambi per qualche ora. Lei nei panni di un orco corazzato, lui in quelli di un’elfa esperta nel combattimento.

Dopo qualche titubanza iniziale hanno parlato nella chat del gioco, sono passati a scriversi su MSN (se siete vecchi come me lo conoscete, lo avete usato e amato) e alla fine anche il traguardo del numero di telefono è stato raggiunto.

Parlano di tutto, o quasi. Non si sentono per mesi per ricercarsi di nuovo senza via di scampo. Le loro vite parallele proseguono, i loro problemi aumentano o diminuiscono in base al periodo, eppure qualunque sia il motivo si ritrovano sempre senza incontrarsi mai.

Le loro vicende sono complesse e umane. Tutte da scoprire e assimilare a mano a mano che la storia procede e le loro vite parallele cercano in ogni modo di diventare due rette incidenti. Ci riusciranno? O sarà la vita a decidere per loro?

 

Personaggi

Il romanzo dispone di tanti personaggi secondari. Alcuni importanti, altri invece che fanno solo da sfondo alla storia di Mattia ed Ester che rapisce fino all’ultima riga, fino a poco prima dei ringraziamenti. Proprio per rispetto a loro, mi sento in dovere di approfondire solo quelli che sono i protagonisti indiscussi, perché sono le loro vite ad essere raccontate.

Ester. Una ragazza che vive a Pescara. Non parlerò dei suoi parenti o dei suoi amici, e men che meno dei suoi amori. Voglio parlare di lei. Di una ragazza che pagina dopo pagina diventa donna, scopre l’amore, scopre la vita e scopre il dolore. Tanto dolore, così tanto da farle credere di essere lei la causa di tutti i mali del mondo. A diciassette anni soffre di diversi disturbi dovuti alla sua perdita ed è proprio in quel periodo che conosce Mattia. Un ragazzo che per lei diventa fondamentale, un’ancora di salvezza da utilizzare nei momenti di sconforto ma anche in quelli felici, e un fantasma del passato, una persone così intangibile da diventare a volte solo un tarlo costante nella sua testa. Di casini Ester ne combina a decine. Di scelte sbagliate ne fa altrettante, eppure quella conoscenza in un gioco di ruolo online non è mai riuscita a giudicarla un errore. Lei sa quello che deve fare, il problema è che il suo carattere a volte fragile ma a volte troppo forte, le impedisce di agire. Un personaggio che cresce molto all’interno del romanzo.

 

“Il difficile non è capire, il difficile è fare.”

 

Mattia. Lui di difficoltà ne sa qualcosa. Non vi racconterò l’evento che nel 2004 lo ha costretto ad abbandonare il suo sogno, ma sappiate che il suo carattere lo stava rendendo un rametto trascinato dalla corrente di un fiume. Viveva senza vivere. Prima di entrare sul gioco online, e prima di incontrare lei almeno, era così. Poi conosce Ester, si tira fuori dal baratro tuttavia, come per ogni essere umano, le vecchie abitudini sono dure a morire. E così… Già, e così Mattia resta quel rametto trascinato dalla corrente. Lascia che la vita lo porti dove gli altri si aspettano che sia. Si realizza, certo. Sembra felice, certo. Ha una carriera e delle donne, certo. Ma – perché il MA c’è ed è di dimensioni bibliche- LEI, Ester, non fa parte di quella corrente che lo trascina. Lei è qualcosa al di fuori del sistema, qualcosa a cui aggrapparsi e sentirsi legato. Qualcosa che vuole davvero e soprattutto che nessuno lo obbliga a volere. Mattia ci mette parecchio a evolvere nel romanzo ma alla fine, anche lui, in qualche modo capisce di dover essere un coccodrillo che deve nuotare contro corrente nel fiume e non un insulso rametto senza vita.

“Ma allora perché, se siamo sempre state anime gemelle, non ci siamo mai incontrati per davvero?”

 

Stile e Struttura

Lo stile di Sara mi era già piaciuto nel romanzo precedente, “Se tu lo vuoi io lo faccio”. Sara è complessa, la sua penna si addentra in metafore e insegnamenti di vita, i dialoghi sono pieni zeppi di parolacce (ma vi posso garantire che in una storia del genere ci stanno tutte, dalla prima all’ultima), le descrizioni sono minuziose ma fluide. Non so se sia stata solo una sensazione, o forse i versi dei testi musicali che ogni tanto si affacciavano (ho apprezzato molto che i versi fossero sia in inglese che in italiano) ma ho avuto come l’impressione che in alcuni momenti la sua prosa propendesse verso il testo di una canzone. La narrazione dei sentimenti poteva passare tranquillamente per un brano di una delle tante band nominate da lei nel romanzo e nella playlist. Forse era voluto, oppure no, ma mi è piaciuto pensare che Sara si sia sforzata per dare così tanta armonia alla narrazione da renderla simile al testo di un brano musicale.

“È bastata una frazione di secondo per cambiare tutto, per farmi tornare indietro nel tempo, per farmi sperare che questa giornata sia solo uno straordinario sogno, magari anche un fottuto incubo, non importa. Basta che sia. In un attimo il famoso angolo più remoto del mio cuore è diventato l’unico angolo esistente di tutto il mio intero corpo, della mia intera anima, della mia intera vita.”

La struttura si articola in diversi punti. Abbiamo il doppio punto di vista alternato, quindi entrambi i protagonisti ci raccontano la loro storia in prima persona. Abbiamo salti temporali. Il romanzo inizia nel 2019, con Ester e Mattia trentenni, e di colpo veniamo catapultati nel 2004, al motivo che li ha portati a conoscersi senza mai incontrarsi per davvero. Si torna al 2019 e poi siamo di nuovo sbalzati all’indietro, fino a quando le due linee temporali non si sovrappongono nel 2019. Questa cosa mi ha divertito da morire, questo gioco di Sara tra passato e presente ha creato un’aspettativa massima per il finale. E non vi dico cosa ho pensato riguardo a quest’ultimo, non posso dare alcun tipo di riferimento.

I versi delle canzoni scelte da Sara sono parte integrante del testo. Creano la pausa giusta tra presente e passato, fanno respirare, e introducono anche quello che sta per succedere se si leggono con attenzione. Tanto per capirci, se volete conoscere le canzoni inserite nella storia basta cercare Wait for me tra le playlist di Spotify, io vi consiglio di farci un salto.

Un romanzo che vale la pena di essere letto per capire come l’amore abbia tante di quelle sfumature che in confronto quelle di Christian Grey sono monocromatiche.

Un romanzo che mi ha rubato il cuore, che mi ha ricordato la mia adolescenza e che mi riguarda per il tipo amore che nasce tra due persone in chat: perché io l’ho vissuto e lo vivo ancora quell’amore che tanti reputano strano.

 

In breve

“Wait for me – Aspettami.” è un romanzo rosa, con qualche sfumatura di narrativa, che racconta le vicende di Ester e Mattia, due ragazzi che si sono cosciuti nel 2004 grazie a un gioco di ruolo online e che hanno portato avanti il loro rapporto a distanza per merito dei social e delle chat, grazie alla tecnologia insomma. Il racconto inizia però nel 2019, quando i due protagonisti sono ormai trentenni e si incontrano, dopo quindici anni di conoscenza virtuale, mentre fanno la fila davanti a un paninaro prima di un concerto a Firenze. Pensavano di essersi dimenticati, credevano che il loro legame ormai non esistesse più ma basta uno sguardo per riaccendere tutto e per cadere nei ricordi.

La narrazione quindi si alterna tra passato e presente, sino a quando le due linee temporali non si sovrappongono. Ester e Mattia ci raccontano la loro storia, ci fanno entrare in queste due vite che loro ritengono parallele e che mai potrebbero incontrarsi, ci rendono partecipi dei loro dolori e delle loro gioie ma soprattutto ci dimostrano che l’amore può durare decenni anche tra due persone che non sono mai state fisicamente nello stesso posto. È il racconto di un amore potente, desiderato e voluto, di un sentimento che non ne vuole sapere di arrendersi e di un destino che, nonostante tutto, sembra scritto nelle stelle.

Consiglio questo romanzo a me stessa, perché lo rileggerei, e a tutte quelle persone che amano le storie d’amore difficili ma inevitabili e che ti attanagliano lo stomaco fino a quando non compare la parole FINE.

Ringrazio Sara non per la collaborazione ma per aver scritto di Ester e Mattia e per aver deciso di condividerli con me.

Alla prossima recensione

Francesca V. Capone  

 

 

 

 

L'Autrice

Sara Masvar, classe 1987, metà ligure metà veneta. Rocker, cinefila, nerd, mamma. Autrice self per scelta. Ogni singola passione si riflette sul modo di scrivere e vivere. Il motto “Scrivo strana, vivo drama” rappresenta al meglio lei, il suo stile di scrittura, spesso anche i personaggi che racconta.