Vorrei che dal cielo piovessero rose. Vita e opere di George Eliot di Romina Angelici – Recensione
Carissimi Book Lovers, la recensione di oggi è sul romanzo di Romina Angelici "Vorrei che dal cielo piovessero rose" - Lo ha letto per noi Giada, leggete il suo pensiero.
Scheda Tecnica
- Titolo: Vorrei che dal cielo piovessero rose. Vita e opere di George Eliot
- Autore: Romina Angelici
- Data di Pubblicazione: 21 Novembre 2019
- Genere: Biografia
- Copertina flessibile: 224 pagine
- Editore: flower-ed
Sinossi
China sui libri, una giovane donna studia le lingue antiche e moderne, la religione e la filosofia. Mentre si interroga con fervido interesse sulle questioni sociali e morali, i capelli dorati le incorniciano il volto sgraziato e lo sguardo penetrante. Possiede un’intelligenza fuori dal comune e un profondo senso di empatia umana: è Mary Ann Evans, meglio nota con lo pseudonimo di George Eliot, la più colta, indipendente e raffinata delle scrittrici vittoriane. Il destino le riserverà una storia personale drammatica e complessa come la trama di un suo romanzo, ma proprio sperimentando e scandagliando a fondo emozioni, dilemmi interiori e conflittualità, riuscirà a scriverne e a restituirne una fedele rappresentazione nelle sue opere. In occasione del Bicentenario della nascita di George Eliot (Arbury, 22 novembre 1819-Londra, 22 dicembre 1880), Romina Angelici ha realizzato un ritratto della scrittrice interessante, profondo e ricco di sfumature, in cui raccontare non solo le sue vicissitudini personali, ma anche il modo in cui ella seppe esplorare la complessità umana, giungendo a creare alcuni dei più grandi capolavori della letteratura. Indice degli argomenti:I. I primi anni II. La giovinezza III. A Londra IV. George Henry Lewes V. George Eliot e la Regina VI. Redattrice alla “Westminster Review” VII. Un esperimento letterario VIII. Mr. Gilfil’s Love-Story IX. Janet’s Repentance X. Il primo romanzo XI. Il Velo dissolto XII. Il Mulino sulla Floss XIII. Echi gaskelliani XIV. La bella storia di Silas Marner XV. Viaggi in Italia XVI. Romola XVII. Jacob e suo fratello XVIII. Felix Holt, The Radical XIX. Un poema spagnolo XX. Il capolavoro. Middlemarch XXI. Uno studio di vita provinciale XXII. Daniel Deronda XXIII. Mrs. John W. Cross XXIV. La grande tradizione XXV. Pessimista o meliorista? XXVI. George Eliot e gli altri XXVII. Influenze francesi XXVIII. George Eliot va in America.
George Eliot per me era una scrittrice inglese dell'età vittoriana non famosa come Jane Austen, non rilevante quanto Dickens e sinceramente non ha mai catturato la mia attenzione più di tanto...fino ad oggi.
Romina Angelici ne costruisce un immagine molto esaustiva e soprattutto profonda di una donna che nella vita come nella scrittura aveva le idee molto chiare.
Dovendo recensire principalmente il testo più che la biografia della Eliot, vorrei soffermarmi su vari punti con calma:
🍃 Il testo è suddiviso a mio avviso in tre parti.
1-Nella prima parte ci viene presentata Mary Ann Evans nella sua evoluzione da bambina a donna con le idee chiare. Ci viene raccontato il suo percorso parallelo che percorre come donna e autrice. Sceglie lo psudonimo per adeguarsi ad un mondo maschilista, ma a modo suo combatte il sistema non privandosi dell'amore di George Lewes.
2-La seconda parte del testo si concentra sulle opere e un'attenta analisi dei testi collegati sempre ad un determinato periodo storico. Anche in questo caso vengono accentuati la sua forza e le idee chiare che fanno di lei anche una delle preferite della regina e delle sue figlie.
3-L'ultima parte, che a mio avviso è davvero molto interessante, analizza più a fondo l'essenza dell'autrice, andando a scandagliare ogni influenza che sia dovuta ad un certo luogo o semplicemente al suo modo di pensare.
🍃 Non ho letto molte biografie, ma questa mi è piaciuta particolarmente. La scrittura dell'autrice è molto scorrevole e semplice. Il testo è accattivante perché alterna momenti molto istruttivi e profondi legati alle scelte e alla carriera della Eliot a momenti leggeri, che soddisfano la curiosità come gli estratti di Virginia Woolf che ne fa un'analisi più che approfondita. O la valutazione su Louisa May Alcott che non annovera la Eliot tra le sue autrici preferite, ma che poi la inserisce in un discorso di Jo. Un discorso importante dove la Eliot sembri proprio essere un' icona a cui ispirarsi.
Non voglio addentrarmi troppo nei particolari perché altrimenti toglierei il gusto di leggere, ma ci tengo a dirvi che Romina Angelici è riuscita a creare un testo completo e interessante, da cui traspare la sua personalità come autrice perché mi sono detta che scrivere una biografia che permetta al lettore di percepire la stima e le emozioni che George Eliot suscitava, non deve essere stato per nulla facile. Eppure io l'ho percepita e sinceramente voglio proprio dare un'altra possibilità a questa icona dell'800 che ho trascurato.