Un’incantevolo estate in Montana di Bertha M. Bower – RECENSIONE

5 Maggio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Un'incantevolo estate in Montana di Bertha M. Bower - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Barbara ci parla del romanzo di Bertha M. Bower "Un'incantevole estate in Montana", edito dalla casa editrice Liberty Bell - Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Un'incantevole estate in Montana
  • Autore: Bertha M. Bower
  • Genere: Romanzo Rosa
  • Casa Editrice: Liberty Bell
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Sinossi

Come molti altri libri di Bertha M. Bower, Un’incantevole estate in Montana è un inno alla natura dolce e selvaggia delle terre dell’ovest e ai suoi protagonisti. Quando va a trascorrere l’estate presso il ranch del fratello in Montana, Miss Beatrice Lansell è finalmente libera di scorrazzare a cavallo per le praterie, lontana dalla routine e dalle convenzioni che la vita sociale di New York esige da una ragazza del suo ceto sociale. Una storia romantica, ma non solo “damigelle e cowboy”. Un fratello imprenditore, Dick, e Keith Cameron, il suo amico cowboy, Sir Redmond, uno spasimante inglese con tanto di titolo e reduce della guerra contro i boeri, un nipotino capriccioso, una madre arrivista... Ognuno a proprio modo finirà per complicare la vita della bella Beatrice, che per capire e assecondare i propri sogni dovrà faticare un bel po’.

Quando a spiccate doti narrative si uniscono leggerezza e atmosfere del West, ecco far capolino il nome di Bertha Muzzy Bower. Nota ai suoi contemporanei soprattutto come B. M. Bower - nome dietro cui molti inizialmente pensavano si celasse un uomo -, nell’affollato scenario editoriale americano di inizio Novecento Bertha ha saputo distinguersi e farsi apprezzare. Come leggiamo nella biografia scritta dalla nipote, Bertha M. Bower “arrivò in Montana giusto in tempo per assistere in prima persona a quella repentina e drammatica trasformazione per cui si passò dai pascoli selvaggi e a disposizione di tutti degli anni Ottanta del 19° secolo a campi coltivati, fattorie e ranch recintati con il filo spinato del 20°. Comprese e descrisse dall’interno entrambi gli stili di vita e i punti di vista”.

Accanto ai classici della letteratura americana, è interessante ricordare anche un genere capace di intrattenere con eleganza e incuriosire, e di dirci quanto fosse entusiasmante, oltre che faticoso, emergere e prosperare nel Vecchio West.

 

Con la recensione di oggi, facciamo un salto indietro nel tempo di almeno un secolo. La scrittrice è vissuta nei primi anni del 1900 ed ora la nipote riporta alla luce i suoi racconti.

Ci troviamo nello stato del Montana, il mitico Far West, tra le Montagne Rocciose e le Highwood Monuntain, durante gli anni della scoperta di pascoli incontaminati, animali allo stato brado e veri uomini, pronti a cavalcare tutto il giorno, a sporcarsi le mani e vivere liberi.

Beatrice Lansell era pronta a trascorrere l’estate nel ranch del fratello Richard (Dick), desiderosa di lasciare una New York fatta di rigide regole, stupidi convenevoli, pizzi e merletti, per dedicarsi alla natura incontaminata, cavalcare selvaggia con l’aria tra i capelli per sentirsi libera da ogni costrizione. Peccato che con lei ci sia la madre, attaccata alle apparenze e che il suo scopo è solo quello di farla sposare per avere un titolo nobiliare; il piccolo nipote curioso ed intraprendente e Sir Redmond, un insistente spasimante inglese che le renderà il soggiorno a volte meno spensierato.

“Noi inglesi siamo gente testarda, Miss Beatrice. Non smettiamo di combattere finché non l’abbiamo vinta.”

“Noi Yankee, (…) consideriamo la libertà il bene più prezioso. Non ci arrendiamo senza prima combattere per essa.”

Beatrice però, non aveva fatto i conti con la presenza di Keith Cameron, amico di Dick, socio in affari e proprietario del Ranch confinante. Lui è il tipico uomo dell’west, muscoloso, possente, carattere schivo, ma con il fascino da cattivo ragazzo che cattura subito l’interesse, rendendolo intrigante e pericoloso. Tra Beatrice e Keith scatta subito la scintilla dell’attrazione, ma nessuno dei due è disposto a cedere dichiarandosi per primo. Le loro schermaglie non passano inosservate a nessuno, infatti Dick cerca di mettere in guardia la sorella e contemporaneamente minaccia l’amico; la madre incalza la ragazza nello scegliere il Lord inglese per farsi un titolo, e Redmond è determinato a non lasciarsi scappare la bella e indomabile fanciulla, spalleggiato dalla famiglia.

Cosa farà beatrice? Si arrenderà ad una vita sicura ma monotona o scegliere di seguire il cuore ed assecondare il suo spirito libero?

Era da qualche tempo che non leggevo un racconto di ambientazione storica…e questo è stata una piacevole lettura. La scrittura è adeguata allo stile “antico” ma di facile e scorrevole lettura. Lo scontro tra due mondi opposti è gestito meravigliosamente bene e porta il lettore a volerne scoprire di più. Non pensate di leggere solo una storia d’amore ambientata nel passato, nel vecchio West., ma verrete catapultati direttamente nella vita quotidiana, con problemi e difficoltà di quel periodo. Le descrizioni sono vivide e così reali che vi verrà voglia di prendere il posto di Beatrice. I temi sono tanti ma ben amalgamati. Le responsabilità di una giovane ragazza che deve trovare un marito facoltoso per il bene della famiglia; le difficoltà dei primi abitanti delle terre selvagge che devono creare dal nulla la loro fortuna; gli intrighi dei potenti uomini d’affari delle città che ostacolano la nascita di nuovi insediamenti. Tutto questo viene attraversato da una delicata storia d’amore.

In poche parole…è un bel romanzo storico da leggere e gustare con calma per apprezzarne le molteplici sfumature.