Una vita di giorni impossibili di Tabitha Bird – RECENSIONE

Una vita di giorni impossibili di Tabitha Bird – RECENSIONE

29 Ottobre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Una vita di giorni impossibili di Tabitha Bird - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di un libro davvero speciale, una storia che vi entrerà nel cuore come è successo a me, si tratta di "Una vita di giorni impossibili" di Tabitha Bird, in collaborazione con la casa editrice Biplane Edizioni - Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Una vita di giorni impossibili
  • Autore: Tabitha Bird
  • Data di Pubblicazione: 10 Settembre 2020
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Casa Editrice: Biplane Edizioni
  • Collana: Voli a Planare
  • Pagine: 416
  • ISBN: 9788832205060
  • Prezzo: Cartaceo € 16,00
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SINOSSI

In un giorno impossibile del 1965, Willa di otto anni riceve una scatola misteriosa che contiene un barattolo d’acqua e le istruzioni: “Un oceano: seminare in giardino”. Lei lo fa e in qualche modo crea uno straordinario varco temporale che le permette di incontrare le Willa del futuro. Un giorno impossibile del 1990, Willa ha trentatré anni, è madre di Eli e Seb, moglie di Sam, quando la sé della sua infanzia le appare magicamente in giardino, sotto l’albero di mango. Ma lei è anche una donna perseguitata dai ricordi del suo passato ed è sull'orlo di una decisione che avrà tragiche ripercussioni. Un giorno impossibile del 2050, Willa è una novantatreenne dai capelli d’argento, che adora gli stivali di gomma e la cui memoria sta rapidamente svanendo. Eppure sa che c’è qualcosa che deve ricordare, un avvertimento che deve dare alle Willa più giovani riguardo un terribile evento del 1990. Se solo si ricordasse qual è. Riusciranno le tre Willa a incontrarsi per guarire il loro passato e salvare il loro futuro, prima che tutto si ripeta?

 

Comincio subito col dirvi che non avevo mai letto un romanzo così particolare, l'autrice è stata molto in gamba a creare una storia con temi delicati raccontata in un contesto davvero fuori dal comune.

Vi parlo subito di Willa, personaggio principale, una bambina che, insieme alla sorella Lottie, vive una situazione familiare molto brutta. Il padre è un violento, quello che succede a casa ce lo racconta la piccola Willa che cerca in tutti i modi di proteggere la sorella. Un giorno la bambina riceve una scatola con all'interno un barattolo di vetro dove le viene chiesto di seminarlo in giardino "Un oceano: seminare in giardino". Vicino al solito albero dove gioca con la sorella , Willa semina il barattolo e immediatamente si crea un varco temporale dove incontra altre due Willa, quelle del futuro, una di 33 anni e Silver Willa molto più anziana.

"Con attenzione strappo via la cartolina dalla scatola e me la infilo nella tasca della vestaglia. E' una fortuna avere gli stivali di gomma, se devo aprire una scatola piena di oceano."

L'autrice è stata bravissima a creare tre personaggi uguali con età differenti, personaggi ben definiti. Vedremo come la Willa di 33 anni sta vivendo la sua vita da sposata con due bambini, Eli e Seb, capiremo quanto la violenza e gli abusi abbiano influito sulla sua psiche e sulla sua vita da adulta. Lei che cerca in tutti i modi di essere normale, di essere una brava madre, di superare le sue paure. In realtà il suo passato è ancora  là a tormentarla, gli incubi spesso la fanno stare male, il passato la tiene ancora per mano impedendole di vivere una vita normale.

"Sono lì in piedi sotto la luce gelida, la mia ombra si stende sulle piastrelle sfacciatamente bianche. L'evidenza della mia ossessione per la pulizia. Sono consapevole di quanto sia oscena questa mia vita in cui credo che la pace arrivi in un flacone di Ajax."

La Silver Willa è una simpatica vecchietta che porta ancora i suoi adorati stivali di gomma colorati, non ricorda molto bene le cose, ma ha un foglio con scritto le cose che deve assolutamente fare prima che la figlia la porti nella "Casa dalle lenzuola di plastica", tra cui trovare Seb, non ricorda cosa è successo a suo figlio.

Quando le tre Willa si incontreranno dovranno affrontare il passato, un passato ancora presente, pieno di ombre. Riusciranno a perdonare e a liberarsi finalmente del dolore che li perseguita?

Non è facile per me esprimere i sentimenti che questa bellissima storia mi ha dato. Willa ci racconta una storia di dolore, di perdita, di sensi di colpa. L'autrice ha magistralmente raccontato il tema della violenza con estrema delicatezza, portando il lettore a immergersi nelle situazioni, a viverle insieme a queste bambine che hanno subito abusi. A volte mi sono immaginata anch'io con gli stivali di gomma a tenere per mano Willa, a camminare insieme a lei nel suo dolore, per aiutarla a cercare una pace che difficilmente si trova vivendo simili vicende. Voglio anche sottolineare una cosa che mi è davvero piaciuta tanto, il modo di scrivere dell'autrice, i termini utilizzati in certe situazioni "fantasticissimo", oppure "sghimbescio", uno stile di scrittura scorrevole che cattura il lettore irrimediabilmente.

"In futuro, stai attento, mondo: ci sarà una vecchia signora che colleziona stivali di gomma e ordina mucche alla radio. Avrà camminato sulla luna. E un giorno, dato che non può farne a meno, Siler Willa darà una lucidata a una parola davvero insolita. Sghimbescio: ho già deciso che vuol dire che le cose sono esattamente come dovrebbero essere."

Allora non mi resta che consigliarvi assolutamente di leggerlo.