Un solstizio del cuore di Stefano Ricchiuti – RECENSIONE

15 Maggio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Un solstizio del cuore di Stefano Ricchiuti - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Stefano Ricchiuti "Un solstizio del cuore", edito dalla casa editrice Tempra Edizioni - Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

 

Sinossi

Sul finire dell'Ottocento il gentiluomo Claudio Spillari compie un viaggio, dapprima in treno e poi in carrozza, da Grosseto verso la città di Roccaviva per curare l'affare di famiglia relativo alla vendita della villa ereditata dai suoi genitori. Prima di giungere a destinazione la successione di immagini, rappresentative del paesaggio, lo inducono ad una profonda meditazione. Una volta lì, in procinto dell'incontro con un potenziale acquirente dell'immobile, il ritrovamento di una lettera ricondurrà Claudio all'amore travolgente vissuto vent'anni prima con Costanza, ciò comprometterà la trattativa. «Sopravvivono dentro ognuno di noi ricordi, misteri e radici che riaprono talune fessure di luce nelle notti oscure dell'anima».

 

Sin da subito ho notato la particolarità della scrittura, molto attento nell'uso delle parole, con la descrizione minuziosa che ci fa vivere insieme al protagonista Claudio Spillari un viaggio introspettivo che fa molto riflettere.

Claudio è arrivato in un punto della sua vita in cui si sente morto dentro, l'apatia ha avvolto ogni cosa, si sente soffocato dalla sua vita quotidiana.

"La morte tuttavia non era legata al decesso del corpo, ma era quella dell'anima atrofizzata, la fine di chi ha troppo sentito per poi non sentire mai più."

Decide così di ritornare a Roccaviva dove è cresciuto, per vendere la villa ereditata dai genitori.  Un giorno trova in un cassetto una lettera che lo riporta indietro nel tempo, sono ricordi che hanno lasciato la sua vita in sospeso, ricordi che rianimano il suo cuore sopito.

"Sopravvivono dentro ognuno di noi ricordi, misteri e radici che riaprono talune fessure di luce nelle notti oscure dell'anima".

Ci ritroviamo così a fare un viaggio introspettivo, dove in così poche pagine l'autore ha racchiuso la vita di Claudio, ci ha portato a vederlo da ragazzo e a riscoprirlo uomo, un cammino in cui sentimenti e riflessioni coinvolgono chi legge.

Mi ha colpito molto il tipo di scrittura dell'autore, raffinata e ricercata, una scrittura che racchiude in termini che io definirei eleganti, tanto significato, parole che ti travolgono in quella che è la storia di un uomo smarrito, la storia di un uomo che avrà bisogno di ricordi e sentimenti per far riaccendere una luce nella sua vita.

"Spillari capì come il libero arbitrio che gli apparteneva lo avesse condotto verso la salvezza..."

Lo consiglio.