Un amore partigiano di Iole Mancini e Concetto Vecchio – RECENSIONE

Un amore partigiano di Iole Mancini e Concetto Vecchio – RECENSIONE

6 Giugno 2022 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Un amore partigiano di Iole Mancini e Concetto Vecchio - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi porto la recensione del romanzo "Un amore partigiano" di Iole Mancini e Concetto Vecchio, in collaborazione con la casa editrice Feltrinelli.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Un amore partigiano
  • Autore: Iole Mancini, Concetto Vecchio
  • Data di Pubblicazione: 21 Aprile 2022
  • Genere: Biografia
  • Casa Editrice: Feltrinelli
  • Pagine: 224
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Trama

Iole Mancini e il marito Ernesto Borghesi, entrambi partigiani nei Gap, combattono i nazifascisti nella Roma occupata. Ernesto è coinvolto nel fallito attentato a Vittorio Mussolini, il secondogenito del Duce, il 7 aprile 1944; Iole viene reclusa nella prigione di via Tasso, uno dei simboli più feroci dell’occupazione nazista nella Capitale. Interrogata a più riprese da Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, non tradisce Ernesto né i suoi compagni. Divisi l’uno dall’altra sfuggono romanzescamente alla morte. Poi la guerra finisce ma le cose non vanno come Iole le aveva immaginate. Come fare i conti con un destino ostile? A centodue anni Iole racconta con parole piene di commozione una storia d’amore e di resistenza alle avversità della vita.

 

Siamo nell'Italia del 1937, Iole incontra un ragazzo di cui si innamora perdutamente, Ernesto Borghesi. La loro storia comincia in un periodo politico abbastanza difficile, il fascismo comincia a piegare le persone al suo volere, ma Iole ed Ernesto non si piegano alle loro regole, lottano per la libertà. Iole diventa una staffetta partigiana ed Ernesto fa la sua parte nel fallito attentato al secondo genito di Mussolini, Vittorio.

In queste pagine Iole racconta a Vecchio la sua storia, quello che ha vissuto in quel periodo, la sua reclusione nella Prigione di via Tasso. E' stata torturata durante l'interrogatorio da Priebke, il boia delle fosse Ardeatine, ma la sua forza è grande e non tradisce i suoi compagni. 

Sono molte le vicende raccontate nel romanzo, mentre Iole parla della sua esperienza l'autore inserisce altre situazioni, a volte ci si perde un pò per poi ritrovarsi quando è di nuovo Iole a raccontarsi. Un periodo storico che ha visto lottare tante persone contro il fascismo, ma com'è andata a finire la storia di Iole ed Ernesto?

L'ultima sopravvissuta alla prigione di via Tasso ci prende per mano e ci porta a rivivere la sofferenza che il fascismo ha causato, ci fa conoscere il coraggio di molte persone che hanno lottato per se stessi e per gli altri, ci fa comprendere la forza delle donne che hanno fatto la loro parte. 

Una biografia scritta con delicatezza nonostante si affrontino argomenti molto difficili, Iole ha 102 anni e riesce a raccontare la sua storia con una lucidità incredibile. E' una parte della storia che a mio avviso tutti dovrebbero conoscere. Lo consiglio.

 

 

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