Sognai talmente forte di Massimo Bubola – RECENSIONE

Sognai talmente forte di Massimo Bubola – RECENSIONE

23 Novembre 2022 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Sognai talmente forte di Massimo Bubola - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Massimo Bubola "Sognai talmente forte", in collaborazione con la casa editrice Mondadori.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Sognai talmente forte
  • Autore: Massimo Bubola
  • Data di Pubblicazione: 13 Settembre 2022
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Casa Editrice: Mondadori
  • Pagine: 156
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Trama

Il vecchio Callimaco, giunto alla fine di una vita vissuta nel canto e nella musica, trascorre il suo ultimo giorno circondato dalle tante persone che lo hanno amato, e con loro ripercorre i momenti cruciali della sua vita, tra ricordi, sogni e visioni. Racconta così di quando, bambino, era il piccolo "servo pastore", amato e temuto dalla comunità, per il suo indomito spirito di eretica libertà; dialoga, in sogno, con la figlia Teresa dagli occhi secchi, che per amore dal mare di Rimini finisce a morire nell'Argentina delle torture e della dittatura; si diverte a ricordare la filastrocca di Volta la carta, e si commuove nel ricordo degli amici nativi americani che gli raccontarono la strage del Fiume Sand Creek ... E poi ancora, Callimaco rievoca Il cielo d'Irlanda, l'Hotel Supramonte e tanti altri luoghi e immagini che – attraverso le canzoni – sono entrati nell'immaginario collettivo degli italiani. Quella di Bubola è una grande operazione letteraria, destinata a lasciare un segno profondo nella storia della cultura contemporanea: le sue canzoni tornano qui in un'altra forma, quella della prosa d'arte, e rivivono, arricchite di nuove suggestioni, nuove sfaccettature, nuova luce.

 

In questo romanzo l'autore racchiude i suoi ricordi, i suoi sogni, le sue canzoni. Ci fa conoscere la sua infanzia, raccontando i fatti con una scrittura poetica, utilizzando citazioni, aprendoci il suo cuore alla gioia vissuta, ma anche ai rimpianti e al dolore. Una narrazione a volte cruda quando racconta del massacro di Sand Creek, dove sono morte molte donne e bambini, delle torture orribili dell'Argentina di Pinochet.

Una scrittura davvero particolare, pagine di storia accompagnati da estratti di canzoni, dove Callimaco, in punto di morte, racconta la sua vita, il suo vissuto. Ci porta nei meandri della sua anima facendoci sognare insieme a lui. In questi sogni parla con la figlia Teresa, ci racconta dei cieli d'Irlanda, le sue canzoni sono trasformate in racconti. Anche le filastrocche arricchiscono i ricordi, l'amore per la canzone, perchè tramite essa esce fuori il tormento interiore, quello che non si riesce a dire normalmente lo si può cantare, perchè le canzoni a volte piangono per te.

"Cantare è esistere, e finchè canterò saprò di essere vivo"

Ma anche gli odori danno una forte scossa ai ricordi, perchè da essi si può fare un viaggio nel passato, perchè essi rievocano momenti dimenticati, immagini che scaldano il cuore, oppure situazioni che hanno fatto soffrire.

Tutto in queste pagine è prosa, un viaggio unico e commovente, un libro di valore. Non nego la difficoltà, a volte, nella lettura per niente scorrevole, ma la scrittura utilizzata secondo me è necessaria, il racconto racchiude poesie, canzoni, filastrocche, quindi non poteva essere scritto diversamente. 

 

 

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