Sequestro Malvagio di Antonino Crisafi – RECENSIONE

30 Maggio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Sequestro Malvagio di Antonino Crisafi - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Gabriella ci parla del romanzo di Antonio Crisafi "Sequestro malvagio", edito dalla casa editrice Kimerik Edizioni - Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Sequestro malvagio
  • Autore: Antonino Crisafi
  • Anno: 2020
  • Genere: Narrativa
  • Casa Editrice: Kimerik
  • Collana: Kimera
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 138
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Sinossi

Italia del Secondo dopoguerra: sono gli anni del miracolo economico del “mitico Nord Est” caratterizzato per lo più da attività manifatturiere, piccole e medie imprese la cui crescita fu dovuta allo spirito d’iniziativa e alla creatività dei giovani, che all’epoca abbandonarono in massa il lavoro dei campi per dedicarsi con entusiasmo ad attività meno faticose e ben più redditizie. Ma il risvolto della medaglia era dietro l’angolo: la grande ricchezza attirò le attività criminose e tra gli anni ’70 e ’80 il Veneto, in particolare, fu scosso da una lunga scia di sequestri di persona a scopo di estorsione. Alcuni si risolsero positivamente, grazie soprattutto all’indefessa attività investigativa svolta dai carabinieri, altri, purtroppo, rimasero irrisolti o ebbero esiti tragici; tutti, inevitabilmente, lasciarono profondi strascichi di dolore nelle famiglie dei sequestrati e nei sopravvissuti. All’interno di questa cornice storica, con grande verosimiglianza l’autore racconta la storia familiare di Evaristo Dal Col, giovane artigiano di Valdobbiadene nel trevigiano, figlio di umili contadini, che a metà degli anni ’60 avviò con successo un calzaturificio di lusso. Ma la vita è una parabola e una volta raggiunti l’apice del benessere economico e la serenità familiare, ecco che il sequestro del figlio ne scompagina i piani aprendo una spirale di sofferenze…

 

Antonino Crisafi fa un racconto molto dettagliato dell'Italia di fine anni 60.Questi sono anni duri per il nostro Paese caratterizzati dalla violenza e dai rapimenti.
Proprio questo è il fulcro del romanzo: il rapimento di Marco Dal Col, figlio dell'intraprendente Evaristo.

"Fu subito consapevole di essere stato oggetto di un sequestro di persona a scopo di estorsione e cercava di farsi forza per affrontare un periodo di sofferenza fisica e psichica"

Il romanzo è scritto in maniera realistica, alcune volte ho trovato un po' pesante la narrazione di tali eventi. Non sono riuscita ad entrare in piena sintonia con i personaggi. Devo ammettere comunque che il finale mi ha completamente spiazzata, è stato inatteso.

"Marco aprì appena gli occhi, vide sua madre e pensò che fosse un sogno. Poi si addormentò" 

Ho apprezzato comunque la conoscenza da parte dell'autore di quegli anni di fuoco, e che abbia condiviso con noi questo suo sapere.