Reuben Sachs e altri racconti di Amy Levy – RECENSIONE IN ANTEPRIMA
Carissimi Book Lovers, la recensione di oggi è sul romanzo di Amy Levy “Reuben Sachs e altri racconti”, Nancy lo ha letto per noi, vediamo cosa ne pensa.
Il giovane promettente avvocato Reuben Sachs, appartenente a una delle famiglie ebree più in vista di Londra, è tornato da un viaggio prescrittogli dal medito per motivi di salute. Ad attenderlo è l’amorevole madre, l’isterica sorella, una serie di amici intimi e parenti di discutibile carattere, ma soprattutto la bella Judith. Attratti l’uno dall’altra, sembra che Reuben si sia convinto delle intenzioni verso la ragazza, se non fosse che ella appartiene a una classe sociale minore e chiaramente osteggiato dalla propria famiglia che non la considera affatto come degna di loro, egli riflette sull’interesse economico che ne verrebbe da una simile unione. Durante una serata tra amici, Judith aspetta l’arrivo di Reuben, in ritardo per motivi di lavoro che lo trattengono in tribunale. A farle compagnia è il ricco, Gentile e impacciato Bertie Lee-Harrison, legato alle famiglie nobili di Londra. È quella sera che si crea un triangolo d’amore e gelosia tra Reuben, Judith e Bertie, un momento di verità breve come un soffio, caduco come la vita di un fiore, il geranio che Judith tiene appuntato sul petto e schiacciato dal geloso Reuben.
Chi dei due giovani sposerà la bella ma povera figlia di un bibliofilo? E che ne sarà dell’innamorato che la perderà? Una storia dal finale inaspettato, che rivela tutta l’intenzione dell’autrice a non cedere a facili sentimentalismi, al lieto fine per forza quasi d’obbligo per i romanzi del tempo, soprattutto pronta a sacrificare l’amore per rispettare la vita reale.
Altri racconti: Miss Meredith, Cohen del Trinity, Il diario di una ragazza normale.
Reuben Sachs è il protagonista (come da titolo) ma da subito vi accorgerete che la storia possiede molti protagonisti anche secondari, descritti in maniera davvero il protagonista citato nel titolo, la storia è piena di personaggi secondari descritti maniera davvero molto accurata, partendo dall'aspetto fisico fino a quello caratteriale.
Queste descrizioni sono presenti per tutta la durata del libro, e non si limita alla sola apparenza, ma anche al momento in cui appare in un dialogo o in un determinato momento. Ho notato però che queste “descrizioni” tendono a screditare un personaggio anziché valorizzarlo perché si parla spesso di una comunità ebraica londinese di fine ottocento.
Nei dialoghi che avvengono durante svariate occasioni mondane, traspare molto spesso disprezzo nei confronti di alcuni loro conoscenti caduti in disgrazia, come se ciò li aiutasse a valorizzare il loro vivere privilegiato.
Nel romanzo si evincono vari termini come “Gentili” con cui appunto si interfacciano con gli altri protagonisti di questa storia, la loro famiglia non appartene alla religione ebraica e per delineare nel modo più evidente possibile il disdegno che i vari personaggi manifestano nei confronti con il termine “Gentili”.
Questa distinzione nonché la classe sociale creerà a Judith ragazza ebrea e povera ma di bell'aspetto non pochi problemi ad accasarsi, oltretutto per il bene della famiglia lei dovrebbe trovare uno sposo appartenente alla comunità ebraica e senza troppe pretese proprio come lei. Per lei trovare marito sembra un ‘impresa alquanto difficile, poiché sarebbe opportuno che il suo futuro sposo appartenesse alla comunità ebraica e che non badasse troppo alla sua mancanza di dote. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze, quello che accadrà in seguito vi lascerà senza parole, almeno a me ha fatto questo effetto.
La lettura del testo non è molto facile per via del linguaggio stile fine Ottocento. Appare complessa anche sia a causa del linguaggio che della costruzione sintattica di fine ottocento. Gli altri racconti inclusi nel libro, posseggono invece uno stile più leggero e piacevole da leggere, molto più simili ai classici storici.
Nel complesso, purtroppo, personalmente parlando questo romanzo non è riuscito a catturarmi anche per via del linguaggio molto difficoltoso. Si tratta comunque di un'opera classica e meno conosciuta rispetto ad altre. Probabilmente in futuro proverò a rileggerlo per capire meglio tutte le sue sfaccettature. Lo consiglio a quei lettori che non hanno difficoltà a leggere dei libri scritti in un linguaggio particolare e in vecchio stile.