Quello che si salva di Silvia Celani – RECENSIONE

Quello che si salva di Silvia Celani – RECENSIONE

4 Novembre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Quello che si salva di Silvia Celani - RECENSIONE

 

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di Silvia Celani "Quello che si salva", edito dalla casa editrice Garzanti, una storia che mi è entrata nel cuore.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Quello che si salva
  • Autore: Silvia Celani
  • Data di Pubblicazione: 17 Settembre 2020
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Casa Editrice: Garzanti
  • Pagine: 288
  • ACQUISTALO QUI: AMAZON

 

Sinossi

Abbiamo una vita sola per essere ciò che vogliamo. Solo un passo divide Giulia dalla vetrina. Un passo che, però, le sembra il più lungo che abbia mai fatto in vita sua. Dietro il vetro, c'è un oggetto che non vede da tanto tempo, ma la cui immagine è impressa a fuoco dentro di lei. Per tutti è una semplice trottola, ma per Giulia rappresenta l'attimo in cui il mondo si è fermato, lasciandola in bilico sull'abisso. Ora è di nuovo davanti ai suoi occhi. All'improvviso rivede sé stessa giovane. La ragazza che nel 1943, nei mesi dell'occupazione tedesca di Roma, ha trovato il coraggio di combattere per la libertà, di impugnare una pistola per reagire all'orrore nazista, di premere il grilletto con le mani che fino al giorno prima sfioravano con delicatezza i tasti di un pianoforte. Come se fosse l'unica scelta possibile, come se un'altra strada non fosse percorribile. Accanto a lei, Leo e il loro amore, nato nei rifugi in cui sono stati costretti a nascondersi e tra gli abbracci per superare la paura. Leo che una notte le ha detto che, qualunque cosa fosse accaduta, avrebbe dovuto custodire la trottola che le aveva mostrato. Un oggetto che, per lui, significava moltissimo. Così nulla sarebbe mai cambiato tra di loro. Quando, dopo una retata, Giulia ha perso le sue tracce, non è più riuscita a ritrovare la trottola. Quel giorno tutto ha smesso di girare. E adesso eccola di fronte a lei, dietro quella vetrina. Giulia deve scoprire come sia finita lì. C'è un'unica persona a cui è pronta a raccontare la propria storia: Flavia, che ha cresciuto come fosse una nipote. Perché sappia che non è vero che i vuoti lasciati dalle persone che abbiamo amato non si riempiono più. In realtà sono sempre colmi della loro presenza: bisogna solo non aver paura di ascoltare.

 

L'Autrice

Silvia Celani è nata a Roma, ma da sempre vive in provincia, in una casa immersa nel verde, dove ama invitare gli amici per pranzi e cene che, di solito, si prolungano all’infinito. Adora i libri, il mare e le facce impiastricciate di Nutella dei suoi bambini a colazione. È sicura che Walt Disney avesse ragione: «Se puoi sognarlo, puoi farlo». Con Garzanti ha pubblicato Ogni piccola cosa interrotta, suo romanzo d’esordio, sempre in classifica e acclamato da critica e pubblico.

 

La storia di Giulia si snoda tra passato e presente. Nel '43 Roma era occupata dai tedeschi.

Giulia vive con la madre e il fratello più piccolo, il padre è morto, nei suoi occhi sono impresse le ingiustizie dei fascisti e la povertà delle persone. Quando la situazione peggiora decide di unirsi alla resistenza e combattere per la libertà.

E' in mezzo a tanti ragazzi come lei, giovani, nel fiore degli anni, che incontra Leo. Nel suo abbraccio Giulia trova il conforto, nasconde le paure, i sensi di colpa, è nel suo braccio che nasce l'amore, un sentimento intenso, puro.

Giulia e Leo, dopo varie missioni pericolose, si scambiano una promessa d'amore. Leo le chiede di recuperare il suvivon che si trova a casa sua, di custodirlo perchè per lui ha tantissimo significato. Ma quando Giulia si reca a casa di Leo trova tutto sotto sopra, i tedeschi sono arrivati prima e del suivon neanche l'ombra.

Da quel giorno tutto cambia, Giulia e Leo non riescono a incontrarsi e lei si porterà dentro il senso di colpa per non aver recuperato un oggetto così importante per lui.

A distanza di anni Giulia, ormai anziana, vede un suvivon dietro una vetrina e il passato la investe come un onda in pieno. Al suo fianco ci sarà Flavia, una ragazza che ha cresciuto come fosse sua nipote.

Flavia ha sofferto tanto. Il senso dell'abbandono, da quando il padre è andato via, la tormenta ormai da dieci anni. Da allora lei ha cercato sempre di essere migliore, forse il padre è andato via perché lei non era abbastanza. Questo è il pensiero che le è entrato sotto pelle, che la corrode, che non le dà pace. Flavia e Giulia, due anime fragili, due donne forti che cercheranno di trovare la pace interiore.

Ho amato ogni riga di questa storia, mi sono ritrovata insieme a Giulia a combattere per una libertà negata a credere che una speranza c'è sempre.

"La speranza ha radici invisibili ma profonde. Penetra dentro di noi come l'acqua nella terra, e poi resta lì a scorrere sotterranea ma viva."

Ma Silvia non si è limitata a coinvolgermi emotivamente nella storia di questi due personaggi meravigliosi, mi ha anche fatto piangere quando, quasi alla fine è stato Leo a parlare, a raccontarci perché non si è presentato all'appuntamento con Giulia. Ho sofferto, ve lo garantisco, mentre scrivo la recensione ho il magone perché, nonostante conosco le atrocità che hanno fatto i tedeschi, quello che ha raccontato Leo, le parole che ha usato, hanno toccato le corde del mio cuore.

Ti ringrazio Silvia per l'emozione che mi hai donato e ringrazio la casa editrice per la copia. Super consigliato, il romanzo va dritto tra gli  Indimenticabili.

"Non amerò mai nessun'altra donna come ho amato te questa notte Giulia. Lo giuro davanti a Dio. Non esisterà mai un amore come questo. Un amore come il nostro."