Non è al momento raggiungibile di Valentina Farinaccio – RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi porto la recensione del romanzo "Non è al momento raggiungibile" di Valentina Farinaccio, in collaborazione con la casa editrice Mondadori.

Scheda Tecnica

• Titolo: Non è al momento raggiungibile
• Autore: Valentina Farinaccio 
• Data di Pubblicazione: 10 Maggio 2022
• Genere: Narrativa Contemporanea
• Casa Editrice: Mondadori
• Pagine: 180
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Trama

Quando qualcuno che incontri di persona per la prima volta ti dice che sei molto fotogenica non è un complimento. Vittoria, poco meno di quarant'anni, una relazione finita alle spalle e una riservatezza che sta per diventare solitudine, se lo sente ripetere spesso. Dopo aver scritto per anni di musica in un blog, sperando diventasse il suo lavoro, si sposta su Facebook e accompagna i post con qualche selfie. Quando nella sua vita entra Instagram, è sufficiente uno scatto rubato ed equivocato perché inizino a pioverle addosso migliaia di follower, insieme a un lavoro nuovo. Si ritrova a sponsorizzare cibo. Cibo di strada, cibo surgelato, cibo spazzatura. Perché quello che Vittoria sa fare meglio da sempre è mangiare. Mangiare per riempire un'esistenza che le sfugge di mano. Mangiare per curare un dolore che arriva da lontano e che lei fa di tutto per non guardare. L'unica con cui si confida è Mina, una volta alla settimana. E proprio quando le si presenta l'occasione della vita – un lavoro vero, pagato bene e interessante –, la sua fame – di amore, di pizza, di follower – rischia di mandare tutto all'aria. "Non è al momento raggiungibile" esplora uno spazio nuovo in cui tutti siamo in qualche modo implicati: quello virtuale. Uno spazio che ha cambiato definitivamente il nostro modo di parlare, di guardarci e di guardare gli altri. Senza tuttavia dimenticarsi del corpo e del suo richiamo, talvolta crudele, alla realtà fisica del mondo. Valentina Farinaccio racconta la storia più contemporanea possibile, e lo fa nel modo più contemporaneo possibile, attraverso la ricerca di sé di una giovane donna con gli occhi bassi sullo schermo e una mano sempre occupata dal telefono. Bastano poche righe per essere catturati dalla voce di Vittoria, così trascinante, nitida, dolente, e così famelica di vita, nella speranza che quella vera possa essere all'altezza di quella immaginaria.

Vittoria ha quasi quarant'anni, parla di musica in un blog e ha un vuoto dentro che porta con se da tantissimi anni. La morte del padre, la sua mancanza hanno creato una voragine, una solitudine che la divora e che colma mangiando, ingozzandosi di cibo.

Quando comincia a usare Instagram non si aspetta di certo notorietà, eppure una foto rubata la fa diventare famosa, aumentando i suoi follower e aprendole la porta al lavoro. Lei fotografata con il cibo, è questo che sponsorizza.

Anche la fine di una relazione, il lavoro che non è stabile, tutto quello che succede nella sua vita, la rendono man mano sempre più sola e triste. Ma il cibo la aiuta, la consola, la fa stare meglio, però la fa aumentare di peso e questo la porta ad avere problemi con la sua notorietà. Comincia a perdere i follower e per aiutarsi utilizza filtri per le foto. Ed è qui che ci troviamo di fronte alla realtà tecnologica, alla menzogna costante in cui viviamo. I social che ci sbattono in faccia persone perfette, che vogliono inculcare la bellezza esteriore, che tralasciano il bene di ogni persona.

Valentina ci porta a fare un viaggio verso una realtà quotidiana e lo fa con un linguaggio crudo e schietto, ci fa aprire gli occhi sulla vita di tutti i giorni. Quando non siamo dietro uno schermo ma davanti allo specchio vediamo la realtà, le nostre imperfezioni. La nostra protagonista combatterà con i suoi chili di troppo e dovrà allontanarsi da quel mondo che richiede da lei solo la perfezione, solo così potrà trovare la serenità. Perchè quello di cui ha davvero bisogno è di un abbraccio, di qualcuno che la fa sentire speciale, di qualcuno che guarda dentro di lei e colma il suo vuoto.

Un romanzo attuale che è una vera e propria lezione di vita.

“Io non vomito mai … ho paura che pure quel dolore, così, se ne possa andare.”