Nessun luogo è più casa di John Boyne – RECENSIONE

Nessun luogo è più casa di John Boyne – RECENSIONE

16 Dicembre 2022 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Nessun luogo è più casa di John Boyne - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di John Boyne "Nessun luogo è più casa", in collaborazione con la casa editrice Rizzoli. 

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Nessun luogo è più casa
  • Autore: John Boyne
  • Data di Pubblicazione: 4 Ottobre 2022
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Casa Editrice: Rizzoli
  • Pagine: 385
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Trama

La signora Gretel Fernsby, novantun anni e una lingua ancora vispa e tagliente, vive da decenni in un bell'appartamento londinese che affaccia su Hyde Park: ha giorni tranquilli, non privi di serenità, nonostante abbia visto, con i suoi occhi di bambina, l'orrore della Germania nazista. Di quando e del perché, dodicenne, era scappata da una Berlino rasa al suolo, la signora Fernsby non parla mai. Non parla del difficile dopoguerra, trascorso a Parigi con la madre. Soprattutto non parla del fratellino Bruno, né del padre, ufficiale in comando di uno dei campi di sterminio più famigerati del Reich. Ma i ricordi bruciano sempre, alimentati dalla fiamma della paura che qualcuno scopra la verità, dal rimorso per ciò che è stato e non ha rimedio. Quando una giovane coppia si trasferisce nell'appartamento sotto di lei, a dispetto della riservatezza che si è imposta, la signora Fernsby stringe amicizia con il piccolo Henry, il loro figlio taciturno e appassionato di romanzi d'avventura. Capisce presto che la madre di Henry è una donna impaurita, sposata a un uomo dispotico e manesco. Ancora una volta, eccola dinanzi a una violenza e a un bivio: quand'era una bambina non aveva saputo combattere, ora la vita le presenta un'occasione nuova per aiutare un ragazzino in difficoltà - un innocente che si fida di lei, come di lei si fidava suo fratello. È un'opportunità di espiazione, giunta ormai a fine corsa, ma pretende un passo gigantesco e il coraggio di contrapporre, al castello di bugie in cui si è asserragliata, la dirompenza di un gesto generoso.

 

Per chi ha letto Il bambino con il pigiama a righe non può assolutamente perdere questo libro. In queste pagine l'autore ci parla di Gretel, sorella di Bruno, bambino tedesco morto insieme agli ebrei.

Dopo la guerra il padre di Gretel, alto ufficiale del Reich, è stato impiccato e lei insieme alla madre sono dovute fuggire perchè ad essere ricercati non sono più gli ebrei ma i tedeschi. Si sono rifugiate in Francia sotto falso nome, ma quanto è difficile parlare senza far notare l'accento, oppure rimanere fedele alle bugie raccontate. 

Per Gretel e la madre si prospettano tempi bui e, una brutta esperienza li segnerà per sempre.

A distanza di anni Gretel riesce a ricominciare da capo, ma non è facile perchè il senso di colpa per la perdita del fratello la perseguita giorno e notte. Non dice il suo nome da anni, come non guarda la sua foto. Ma quanta colpa può avere una ragazza di dodici anni nello sterminio degli ebrei? Il padre era un uomo importante e una volta l'ha portata nei campi, ha visto gli ebrei come venivano trattati, ma realmente cosa avrebbe potuto fare a quell'età?

Adesso si ritrova a novantun anni a vivere in Inghilterra e continuare a darsi colpe che non sono sue, a rivivere l'orrore di quei tempi incolpandosi di averne fatto parte anche lei.

Una storia raccontata con grande maestria, ci sono capitoli che si alternano tra il presente e il passato senza creare confusione. Nel presente Gretel avrà nuovi vicini che scateneranno in lei la voglia di rivalsa, di rimediare ai suoi errori. Due genitori e un bambino, un marito violento, una donna che non riesce a reagire, un bambino terrorizzato dal padre. Oltre al contesto storico che richiama il libro precedente troviamo anche un argomento molto delicato, la violenza domestica.

Come sempre i libri di Boyne non deludono mai, una scrittura fluida e accattivante che tiene incollati alle pagine dall'inizio alla fine.

 

 

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