Neméria. La Seconda Rivolta Degli Orchi “Le Cronache di Neméria” di Sara Cremini – RECENSIONE

25 Febbraio 2020 0 Di Rosalba
Book Cover: Neméria. La Seconda Rivolta Degli Orchi "Le Cronache di Neméria" di Sara Cremini - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di un Fantasy che mi è piaciuto tantissimo “Neméria. La seconda rivolta degli Orchi” di Sara Cremini, la quale ringrazio per avermi inviato il libro – Venite a leggere le emozioni che mi ha dato.

 

Cinque razze popolano l'antico e affascinante mondo di Neméria: maghi, streghe, nani, elfi e orchi. Questi ultimi sono gli unici a non possedere alcun potere magico. Per questo motivo, il generale orco Krusher è deciso più che mai ad entrare in possesso della magia. Un potente oggetto, chiamato Token, potrebbe fare la differenza e portare gli orchi a prevalere sulle altre razze. Gli unici che possono opporsi a questo temibile nemico sono cinque giovani avventurieri: il mago Luis, la strega Anasawi, gli elfi Mairy e Kiran e il nano Gelawgi. L'esito di questo inevitabile scontro sarà nelle loro mani ed essi avranno bisogno di tutto il coraggio necessario per sconfiggere Krusher. Riusciranno a rimanere sempre fedeli ai propri princìpi? Un piccolo grande romanzo high fantasy che vi terrà incollati alle pagine, dalla prima all'ultima, con un finale improvviso e inaspettato che vi lascerà in trepidante attesa del capitolo successivo.

 

 

Buongiorno! Oggi vi parlo di "Nemèria - La seconda rivolta degli Orchi" di Sara Cremini.

Il mondo di Nemèria, fondato sull'armonia tra maghi, elfi, nani, streghe ed orchi, si accinge ad affrontare una guerra. La serenità sta per essere interrotta dall'orco Krusher che vuole conquistare il Token per far ottenere i poteri magici alla sua specie ed arrivare a dominarle tutte.

Le altre quattro razze, però, vogliono riunirsi con l'intento comune di fermare le volontà malvagie di Krusher e preservare l'armonia di Nemèria in cui hanno vissuto fino ad ora.

"«Ti piace la nostra casa, piccolo?» domandò il mago.

Il cane rispose abbaiando e, per sottolineare la sua felicità, scrollò il pelo disseminando goccioline di neve sciolta per tutta la casa. A quel punto si stese vicino al camino, quasi in una muta richiesta di ricevere calore. Luis sospirò, uscì di casa, si dedicò a raccogliere i rami più asciutti a sua disposizione e quando rientrò li gettò nel focolare, iniziando ad appiccare le fiamme con l'Accendifuoco, uno degli oggetti magici che si era portato con sé dal Palazzo. Sempre rivolgendosi al fedele cane, disse:

«D'ora in poi, la nostra vita sarà una noia mortale!».

Avrebbe scoperto di lì a poco di essersi completamente sbagliato sulle previsioni riguardanti il loro futuro".  

La trama è molto originale ed interessante. All'inizio della storia ci si trova immersi in essa come se il lettore vivesse a Nemèria da sempre. Ci si sente subito a casa. Eppure un tratto del romanzo mi ha delusa: il libro è troppo breve. Ho avuto l'impressione che questa narrazione sia il riassunto di una storia che potrebbe essere molto più vasta e completa. Avrei desiderato soffermarmi di più insieme all'autrice, ad esempio, sull'origine ed il funzionamento degli oggetti magici; sarebbe stato anche interessante approfondire e soffermarsi di più sulla storia stessa, sui legami tra i personaggi e sulle loro origini. 

"Solo mentre pronunciava quelle parole, Luis si rese conto di quanto ciò che le stava dicendo fosse vero. Anasawi stava diventano una persona molto importante per lui. Aveva smesso di sentirsi solo, da quando l'aveva incontrata".

Solo alcuni dei numerosi dialoghi li ho trovati banali. Devo sottolineare, però, che la maggior parte di essi esprimono un forte sentimento di amicizia fra le quattro razze alleate. Il lettore viene così coinvolto in una guerra molto importante per ristabilire la pace e fa prevalere nel suo cuore un forte senso di giustizia.

"Io sono venuta con voi perché anche io desidero aiutarvi. E non lo voglio solo perché Krusher è un essere spregevole che potrebbe distruggere il nostro mondo, ma anche perchè mi sono affezionata sia a te che ad Anasawi, anche se non l'ho dato a vedere."

Non vi ho incontrato per caso, mi avete dato un nuovo scopo. Sconfiggeremo Krusher insieme.»"

In vari punti del libro sono presenti dei simpatici disegni in bianco e nero che rappresentano i personaggi principali e non sono. Li ho trovati molto interessanti e carini, non vedo l'ora di colorarli!

"Un crampo allo stomaco gli fece capire che, anche così conciata, per lui era bellissima. Ciò che più lo affascinava in lei era la forza e la gentilezza con cui si rivolgeva agli altri. Era tanto speciale."

E questo era un gran casino. Si stava innamorando di lei, o forse lo aveva già fatto".

Il messaggio principale di questa lettura, secondo me, è che ognuno può dare una mano per garantire la serenità del mondo in cui vive, perché tutti sono necessari ed unici. Inoltre è evidente che l'autrice voglia esprimere l'importanza di considerare la diversità come un dono da cui poter apprendere tanto, e non un ostacolo da evitare.

Consiglio questa lettura a tutti gli amanti dei mondi magici e a chi crede profondamente nell'amicizia.

 

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Neméria è popolato da cinque razze: maghi, streghe, nani, elfi e orchi. Mentre le prime quattro razze posseggono la magia, gli Orchi ne sono privi.

Per questo il generale Orco Krusher è deciso ad impossessarsi della magia, ma lo può fare solo rubando il Token, un oggetto magico molto potente.

Ma le altre razze si opporranno, ci sarà il mago Luis, la strega Anasawi, Mairy e Kimari elfi e Gelawgi, il nano.

Ognuno di questi personaggi ha le sue caratteristiche e sono descritti molto bene dall'autrice.

Luis ha diversi poteri, vive da solo con il suo cane Tibbs , quando viene chiamato per l'imminente pericolo non esita un istante a partire.

 

Durante il viaggio incontra Anasawi, una strega giovane che ha appena risvegliato i suoi poteri, ma non meno coraggiosa; si incontrano in una situazione particolare.

Mairy viene salvata da Luis e Anasawi e si unisce a loro nel viaggio e così anche il principe degli Elfi Kimari.

Durante il cammino, essendo un lungo viaggio e non potendo perdere tempo si  rivolgono al nano Gelawgi, mastro addestratore dei Draghi della Cavalleria.

 

Ogni personaggio in se mi è piaciuto, ognuno di loro ha un dono che usa per il bene di Neméria. Tra di loro si creerà un legame molto forte. Questo libro è stato un viaggio, un cammino intrapreso insieme  ai personaggi. La storia è costruita meravigliosamente bene e quando tutto sembra concluso il finale ci lascia col fiato sospeso e la trepidazione di leggere il secondo volume.

Voglio sottolineare che non manca la lezione di vita, proprio come le fiabe, infatti all'interno della storia, Luis, il più saggio, è colui che nella guerra che si svolge cerca sempre di fare il bene.

“Si tratta di scegliere da che parte stare. Se combattiamo per il bene, non possiamo comportarci male. Se vogliamo essere gli eroi, non possiamo comportarci come i cattivi. La differenza tra noi e Krusher è che per noi la vita ha un valore.”

 

 

Audiolibro Prologo

 

 

Estratto dal secondo libro de “Le Cronache di Neméria” di Sara Cremini

Il rumore stridulo dell'Audiochiglia si ripropose e poi tutto tacque. La Sala era stranamente silenziosa. Ognuno dei presenti stava cercando di assimilare quanto aveva appena ascoltato. Jaken interruppe nuovamente le loro riflessioni.

«Elias dice che un qualche incantesimo si sta attivando al di sotto del palazzo. Di che diamine stava parlando?»
«Non è possibile!» sussurrò la Regina Mairy.

Quel sussurro fece tremare le viscere di Luis più di quanto lo avrebbe fatto un urlo disperato. Osservò l'elfa, che era sbiancata e si era appoggiata al muro più vicino per evitare di cadere.

«Non può essere vero. Erano tutte sciocchezze, favole, leggende! Non ci ho mai creduto!» proseguì lei, sempre più scioccata.

Sembrava stesse parlando più a se stessa che a loro, quasi come se si trovasse da sola nella stanza. Kiran le si avvicinò con dolcezza e le prese la mano. Questo gesto sembrò risvegliare Mairy dal suo torpore. La donna iniziò a guardarsi attorno spaesata.

«Tesoro, che sta succedendo?».

Kiran accarezzò il viso della moglie e le diede il tempo di rimettersi. Poco dopo lei riuscì a rispondergli: «La leggenda dei demoni.»