Melusine, la favorita del re di Sibyl von der Schulenburg – SEGNALAZIONE

16 Settembre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Melusine, la favorita del re di Sibyl von der Schulenburg - SEGNALAZIONE

Carissimi Book Lovers, vi segnalo con piacere il romanzo di Sibyl von der Schulenburg "Melusine, la favorita del re", edito dalla casa editrice La Tartaruga - Sibyl von der Schulenburg autrice conosciuta come madre dello “psicoromanzo” ci propone il suo terzo romanzo storico, ispirato alla storia della sua famiglia.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Melusine. La favorita del re
  • Autrice: Sibyl von der Schulenburg
  • Genere: Romanzo storico
  • Editore: La Tartaruga
  • Collana: Narrativa
  • Data uscita: Febbraio 2020
  • Pagine: 560
  • Lingua: Italiano
  • ACQUISTALO QUI: AMAZON

 

Sinossi

La baronessa Melusine von der Schulenburg è giovane, indipendente e ribelle: refrattaria a ogni obbligo, pretende di avere gli stessi diritti dei maschi, vuole studiare, rifiuta sia di prendere marito che di farsi monaca, e sostiene di riuscire a parlare con i morti. Accetta di fare da dama di compagnia alla corte di Hannover solo per incontrare Leibniz, che lì studia. Ma a corte non è facile inserirsi: tutti iniziano a chiamarla, con astio, la Pertica, perché alta e slanciata com'è non è certo una bellezza, e le regole imposte dall'etichetta le tolgono la libertà che andava cercando. Ma è soprattutto l'amore, che aveva a lungo evitato, a sconvolgere i suoi piani. Quando lo incontra, tra lei e re Giorgio nasce un amore improvviso e prepotente, destinato a cambiare la vita di entrambi. E così Melusine, intelligente ed emancipata, arriva ai vertici di quel potere così ostinatamente negato alle donne, costringendo il mondo a fare i conti con questa amante scandalosa, la favorita del re, capace di reggere le sorti del regno.

 

Estratti

“Non sopporto di essere considerata come un cavallo in vendita. Con chi ho l’occasione di trattare?” “Non tratti con me, tesoro, ma con il tuo destino. Siediti e concentrati su una persona che vedi ma non ha più corpo.” La vecchia fece un cenno verso qualcuno nella penombra e subito fu accostata una sedia al piano rotondo del tavolino. “O vuoi farmi credere che non hai mai visto cose che altri non vedono?”

 

"La vita a palazzo aveva subito un rallentamento a gennaio, a causa della notizia della morte di Federico Augusto, ma poi, a febbraio, si era ripreso a invitare governanti e diplomatici di tutta Europa: era iniziato il famoso carnevale della corte di Hannover, a imitazione di quello veneziano.

L’azione di propaganda doveva continuare, per convincere l’imperatore che Augusto era degno del rango di elettore e un valido sostenitore della causa imperiale, sia politicamente che economicamente.

Occorreva quindi dimostrare di essere ricchi, potenti e ben inseriti."

 

L'Autrice

Sibyl (all’anagrafe Esther Sibylle) von der Schulenburg è nata a Lugano (Svizzera). È cresciuta tra Germania, Svizzera e Italia bilingue e multiculturale; ha studiato all’Università Cattolica e quindi all’Università Statale di Milano dove si è laureata in Giurisprudenza. Ha lavorato a lungo per una società in telecomunicazioni in qualità di amministratore delegato, viaggiando molto in Europa, USA, Canada, Giappone e Cina.

Nel 2010 pubblica Il Barone ed. Ipertesto – Verona, un romanzo storico biografico su Werner von der Schulenburg, un letterato tedesco antinazista e convinto europeista.
Il libro raccoglie ottime recensioni e vince il premio Mario Pannunzio.  Seguirà qualche anno dopo un secondo romanzo storico sull’antenato feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg che vince il premio Mario Luzi 2015.

Dopo gli studi psicologici, in cui consegue una seconda laurea, l’autrice pubblica alcuni saggi a indirizzo psicologico, opere divulgative su argomenti quali il bilinguismo e la psicologia dell’architettura.

Dal 2013, scrive romanzi psicologici, storie di persone in condizioni psichiche conflittuali. Pubblica dapprima con una casa editrice americana due titoli, sia in italiano che in inglese, poi nel 2014 torna in Italia e collabora con Il Prato Publishing House all’interno della qual casa ha l’incarico di coordinatrice di due collane di narrativa.
Le sue storie a sfondo psicologico portano i recensori a parlare di psico-narrativa, un nuovo affascinante genere letterario che ispira già alcuni altri autori.

Negli anni più recenti ha sentito l’esigenza di dedicare parte del suo tempo a opere di volontariato e ha fondato l’associazione Artisti Dentro Onlus, attraverso la quale desidera portare arte e cultura nelle carceri.

Sibyl von der Schulenburg vive e lavora in provincia di Milano con lunghi soggiorni in Toscana, sulla Costa degli Etruschi.

 

"Melusine era una donna affamata di conoscenza, disposta a rinunciare a ogni vantaggio che la sua condizione nobiliare le consentiva pur di avere gli stessi diritti degli uomini: determinare la propria vita e procurarsi da sola il proprio mantenimento. 

Sono figlia di due scrittori, entrambi innamorati del romanzo storico, e per questo ho resistito per tanto tempo alla pressione del DNA, ma un giorno ho ceduto, convinta di dover scrivere la storia di mio padre, nobile antinazista tedesco, diplomatico e letterato, coinvolto nell’attentato Walkiria. Ho messo le mani nel grande archivio di famiglia e ho prodotto un libro che mi avrebbe risparmiato ore e ore di spiegazioni a chi –storici e giornalisti– mi chiedeva: “Ma chi era Werner von der Schulenburg?”

In tempo di Covid Si sfrutta l’occasione e si scrive, si impostano nuove opere, magari si concede quell’intervista tanto spesso rimandata per mancanza di tempo. Si studia, si fanno progetti e si festeggia –sempre con moderazione– l’uscita dell’ultimo libro.

Il thriller, in generale, è il mio campo giochi. Amo particolarmente il noir e a esso mi dedico per rilassarmi dal duro lavoro di ricerca che sta dietro la creazione di un romanzo storico o un saggio. Allo psicoromanzo sono giunta in seguito alla passione per la psicologia e a ciò che mi hanno ispirato certi casi clinici considerati durante gli studi, ma si tratta sostanzialmente di un thriller, un libro che non dovrebbe servire per prendere sonno. In questo genere di romanzo cambio stile di scrittura, ritmo e linguaggio, talvolta le scene diventano particolarmente realiste e forti, ma con il tempo ho mitigato un poco questo tratto e cerco di intingere i pennelli solo in colori pastello. 

Fonte: Intervista con Paolo Calabrò  https://www.paginatre.it/online/melusine-la-favorita-del-re-intervista-a-sibyl-von-der-schulenburg/

Scrivere e far scrivere. Lavoro molto come editor e coordinatrice di due collane di narrativa de Il Prato Publishing House, ma ciò che più mi entusiasma è far scrivere i partecipanti a “Scrittori Dentro”, il premio letterario riservato ai detenuti con sentenza definitiva. In quest’impresa si dimostra la forza terapeutica della scrittura, un effetto ben noto a psicologi e autori. 

Non credo che qualcuno scriva per se stesso. Si può scegliere di scrivere e poi lasciare il manoscritto nel cassetto, ma la scrittura è comunicazione; le storie nascono per essere raccontate. Io, come tutti i colleghi, scrivo avendo in mente un tipo di lettore e mi piace anche sapere cosa ne pensano gli altri delle mie opere."

 

Fonte: http://www.mangialibri.com/interviste/intervista-sibyl-von-der-schulenburg

 

Per saperne di più: https://www.sibylvonderschulenburg.com/language/it/

 

Lo stile:

La scrittura di Sibyl è asciutta e diretta: essenziale. Nell’opera esordiente di questo genere, I cavalli soffrono in silenzio, la voce narrante non usa verbi mentalistici affidando la rilevazione degli stati psichici alla scene e ai dialoghi; negli altri romanzi la traccia seguita è molto simile. In tutti i libri il ritmo è serrato, la costruzione delle frasi semplice, l’impiego di aggettivi e avverbi limitato, frequente è l’uso del correlativo oggettivo.
L’ambizione dell’autrice è di portare il lettore dentro la scena e lasciar parlare i personaggi.
Negli scritti di Sibyl traspare una cultura italiana trattenuta, quasi disciplinata, dalle radici tedesche. La descrizione dei luoghi e dei personaggi, nei suoi romanzi, danno conto dell’influenza di stili letterari diversi: dal romanticismo italiano all’espressionismo tedesco, cristallizzati in uno stile personale.