L’ultima gru di carta di Kerry Drewery – RECENSIONE

L’ultima gru di carta di Kerry Drewery – RECENSIONE

10 Dicembre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: L'ultima gru di carta di Kerry Drewery - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Kerry Drewery "L'ultima gru di carta", edito dalla casa editrice Rizzoli - Una meravigliosa storia che ci racconta un importante fatto storico che non va dimenticato - Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: L'ultima gru di carta
  • Autore: Kerry Drewery
  • Data di Pubblicazione: 28 Luglio 2020
  • Genere: Narrativa
  • Casa Editrice: Rizzoli
  • Pagine: 288
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Sinossi

Dice un proverbio giapponese: se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta, il tuo desiderio si avvererà. È una splendida giornata d'estate. Ichiro, che sta per compiere diciotto anni, e il suo amico Hiro si godono una giornata libera dalla mobilitazione per lo sforzo bellico. Una luce abbagliante accompagna l'esplosione della bomba che cambierà le loro vite e il mondo. Feriti e confusi, i due ragazzi attraversano la città devastata alla ricerca della sorellina di Hiro, Keiko, che si trovava all'asilo. Quando dopo ore di disperata ricerca finalmente riescono a trovarla, alla gioia di abbracciarla illesa si sostituisce presto la consapevolezza di non essere in grado di portarla davvero in salvo. Hiro è ferito gravemente e Ichiro capisce che deve cercare aiuto, che da solo non potrà mai farcela. Chiede a Keiko di aspettarlo lì dov'è e in pegno della sua solenne promessa di tornare a prenderla le lascia un origami, una gru di carta. Ma le cose non andranno come sperava...

 

Ichiro e Hiro sono insieme quando una luce abbagliante cambia per sempre le loro vite, in pochi secondi tutto quello che li circonda è distrutto. Ichiro si riprende, non capisce cosa è successo, comincia a cercare il suo amico e quando lo trova, corrono subito in cerca delle sorella di Hiro, Keiko. Ma sono conciati mali e tutto intorno a loro è una desolazione, non riescono a capire dovè la direzione dell'asilo. Dopo aver camminato a lungo nonostante il malessere e la sofferenza che le ferite del corpo gli causano, riescono a trovare Keiko, ma portarla in salvo non sarà per niente facile. Durante il tragitto incontreranno molti ostacoli e arriveranno a un punto in cui Ichiro non ce la fa più a portarla in braccio, vede l'ospedale in lontananza ma sa che non ce la farà ad arrivarci insieme a lei, così le chiede di aspettarlo in modo che possa andare a cercare aiuto e le lascia una piccola gru di carta con la promessa di tornare. Ma Ichiro, nonostante riesca a raggiungere l'ospedale, non riuscirà a tornare indietro e a mantenere la sua promessa.

"Non sei alla fine se con la lampada non hai fatto luce in ogni angolo."

Sono passati anni da allora, anni in cui ha continuato a cercarla invano, anni in cui il senso di colpa lo ha divorato. Accanto a lui c'è sempre stata una persona che lo ha aiutato e che insieme si sono ricostruiti una vita. In ogni posto dove ha cercato, ha lasciato una gru di carta, con se ha portato sempre dietro il libro che gli ha lasciato il padre prima di partire per la guerra e da cui ha preso i fogli per costruire le gru.

"Il rimorso strazia, tortura, tormenta, alla fine rimane un vuoto. Un buco."

La nipote di Ichiro, Mitsuki ascolta la terribile storia vissuta dal nonno quando aveva diciassette anni, ascolta il suo dolore, le entra dentro, sottopelle, capisce finalmente il peso che porta e farà di tutto per aiutarlo.

"Una luce piccolissima è sufficiente a guidarti fuori dall'oscurità"

Non ci sono parole adatte che posso utilizzare per descrivere le emozioni che questa lettura mi ha donato. Nella realtà che gli abitanti di Hiroshima hanno vissuto, non ci sono parole che possano alleggerire in qualche modo lo strazio e la sofferenza che la bomba atomica ha causato. A distanza di anni le radiazioni portano ancora dolore sia alle persone che alla terra. La storia di Ichiro non è solo una storia di dolore, ma anche di speranza, ha lottato per restare in vita, ma il senso di colpa del sopravvissuto se l'è portato dietro per tutta la vita. Alla fine mi sono anche commossa. Ho amato tanto anche lo stile di scrittura, lieve e scorrevole, che in ogni riga ti fa arrivare un tumulto di emozioni, quindi non mi resta che consigliarvelo. Il romanzo va dritto tra gli Indimenticabili.

"Se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta il tuo desiderio si avvererà."