Le scavatrici di Taina Tervonen – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Taina Tervonen "Le scavatrici", in collaborazione con la casa editrice Fandango Libri.
Scheda Tecnica
- Titolo: Le scavatrici
- Autore: Taina Tervonen
- Data di Pubblicazione: 14 Ottobre 2022
- Genere: Storico
- Casa Editrice: Fandango Libri
- Pagine: 272
- ACQUISTALO QUI: AMAZON
Trama
Tra il 1992 e il 1995, centomila persone sono morte in Bosnia-Erzegovina, trentamila i dispersi. Sono per lo più musulmani di Bosnia uccisi dai serbi di Bosnia e non tutti, dopo vent’anni, sono stati ancora trovati e identificati. Taina Tervonen riporta in vita, nella memoria, gli scomparsi, e rievoca le atrocità delle guerre dei Balcani. Le protagoniste di questo diario di viaggio, umanissimo e crudele, sono tre: un’antropologa, un’investigatrice, una giornalista. Tre donne che sulla propria pelle – toccando i corpi, annusando gli odori, raccogliendo le ossa – fanno parlare i morti e i vivi, alla ricerca della verità in un paese segnato dalle stragi. Senem è un’antropologa forense e Darija un’investigatrice. Una lavora con i morti, l’altra con i vivi, in un paese traumatizzato: la Bosnia- Erzegovina. Senem si occupa di identificare resti umani trovati in fosse comuni vecchie di decenni, mentre Darija va dalle famiglie degli scomparsi per ascoltare le loro parole e raccogliere il loro Dna. Quando Taina incontra Senem e Darija, la giornalista non ha idea della complessità del lavoro che la attende. Per diversi mesi seguirà la loro ricerca della verità, essenziale per la storia del loro paese e per le famiglie che non hanno mai potuto piangere i loro cari. Un racconto coinvolgente, a tratti poetico, sulla memoria e il lutto. Un libro sull’importanza della convivenza pacifica fra i popoli e sull’orrore mai dimenticato della guerra.
Queste pagine ci portano in un periodo storico molto tragico, anni che vanno dal 1992 al 1995 dove sono morte centomila persone in Bosnia Erzegovina, con più di trentamila dispersi.
L'autrice, che è anche una giornalista, non ci parla soltanto di quello che è successo, ma della ricerca e identificazione delle persone scomparse, dei familiari che ancora cercano le persone care.
Taina farà un viaggio con Senem, antropologa forense, della durata di sei anni e insieme a loro ci sarà anche Darija che ha il compito di trovare i familiari delle vittime.
Tre donne che in mezzo ai morti raccoglieranno ogni indizio possibile per riconoscerli, poter dare loro un nome e pace nel cuore dei loro parenti. Un viaggio in mezzo al dolore e alla sofferenza, in mezzo alla distruzione che lascia la guerra.
Una storia che parla di lutto, che affronta temi crudi e reali, la guerra che ancora nel mondo imperversa ma che non impedisce alle persone di creare legami di solidarietà, di aiutarsi tra di loro, di far nascere amicizie.
L'autrice usa un linguaggio scorrevole, ci parla in maniera diretta, facendo risaltare l'importanza della pace tra i popoli.