La violinista di Hitler di Yoann Iacono – RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di Yoann Iacono "La violinista di Hitler", in collaborazione con la casa editrice Garzanti.

Scheda Tecnica

• Titolo: La violinista di Hitler
• Autore: Yoann Iacono
• Data di Pubblicazione: 12 Maggio 2021
• Genere: Romanzo Storico
• Casa Editrice: Garzanti
• Pagine: 192
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Trama

Nejiko accarezza le corde tese del violino sotto i polpastrelli. La sua maestria nello strumento l'ha condotta dal lontano Giappone fino in Europa, per tenere una serie di concerti. Ma Nejiko sa che lo strumento che stringe tra le mani ha un significato profondo: è stato il gerarca nazista Goebbels a regalarle quel magnifico Stradivari, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania. Anche se è molto giovane, ha avuto l'onore di quel dono. Nejiko non fa che ripeterselo mentre, intorno a lei, rimbomba l'eco della guerra. Eppure non riesce a suonare come ha sempre fatto. Il violino sembra osteggiarla: invece di far vibrare la sua musica, si chiude di più a ogni tocco. È come se avesse un'anima, un passato. E lei non riesce a vincere questa battaglia. Perché Nejiko sa. Nejiko sa che lo Stradivari è stato rubato. Che è appartenuto a un musicista ebreo. Che sono state le mani di un uomo morto per mano dei nazisti a sfiorarlo prima di lei. Da quel momento ha un solo obiettivo: protegge - re il violino. Difenderlo con la sua stessa vita per rendere onore al suo proprietario. Ma ora qualcuno è alla ricerca dello strumento e Nejiko deve trovare il coraggio di fare la scelta giusta. Solo allora lo Stradivari potrà tornare a suonare. Solo quando sarà libero. Libero davvero. "La violinista di Hitler" è un romanzo necessario che porta a galla un episodio sconosciuto della storia. Ispirato alla storia vera di Nejiko Suwa, la giovane violinista a cui Goebbels donò uno Stradivari per suggellare l'alleanza tra Germania e Giappone, è una storia di luce che emerge dal buio; di speranza nella sofferenza. Perché il passato ci ricorda continuamente che il male esiste e può essere spietato, ma ci insegna anche che ci sono persone che hanno provato a combatterlo con le proprie forze. Persone che non vanno dimenticate.

Nejiko ama suonare, il violino la fa sentire via. E' molto brava, tanto che dal Giappone si è spostata in Europa per tenere alcuni concerti. Eppure il suo animo è turbato e non riesce a suonare come prima. Lo Stradivari che tiene tra le mani le è stato donato da Goebbels, un generale nazista, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania.

Mantre la guerra imperversa, Nejio pensa al vero proprietario di quel violino, un musicista ebreo, morto, ucciso dai nazisti. Non si da pace, per questo decide di proteggere quel violino a ogni costo, di farlo per onorare il vero proprietario. 

Ma qualcuno lo sta cercando, il violino è in pericolo e Nejiko  dovrà fare una scelta.

In queste pagine è stata davvero tanta la tensione, Neijko è stata costretta a suonare diverse volte, una di queste è stata messa di fronte a Hitler in persona, Sfiora le corde del violino ma non sente nulla, suona meccanicamente, è come se fosse imprigionata insieme allo strumento. Il pensiero è sempre lo stesso "Chi era il proprietario del violino". Non si da pace, a volte scrive i suoi pensieri, quello che sente, un tormento continuo che le impedisce di fondersi con il suo strumento per dar vita a quella melodia che sente dentro. La sua paura più grande è quella che gli americani le sequestrino il violino. 

Insieme a Nejiko viaggeremo e scopriremo tante cose, una storia vera, di un passato che non deve essere dimenticato, di un passato che ci ricorda quanto male è stato fatto. Ma ci troviamo di fronte anche alla speranza, alla forza di chi lo ha combattuto con tutte le proprie forze. Una storia commovente di dolore e sofferenza, Nejiko ha portato un peso che ha rischiato di schiacciarlo, eppure ha fatto di tutto per dar voce a quello che sentiva essere giusto.