La venere dei narcisi di Carla Perrone – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Carla Perrone "La venere dei narcisi", in collaborazione con la casa editrice Golem Edizioni.
Scheda Tecnica
- Titolo: La venere dei narcisi
- Autore: Carla Perrone
- Serie: //
- Data di Pubblicazione: 29 Aprile 2021
- Genere: Biografia
- Casa Editrice: Golem Edizioni
- Pagine: 240
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Trama
Argenta nasce nel primo dopoguerra, figlia di una famiglia nobile genovese che prospera grazie ai ricchi possedimenti in Argentina. Lei vive al di fuori degli schemi e delle regole sociali e morali in un mondo che le va stretto e in cui non si riconosce. Nel corso della sua vita tormentata distruggerà a poco a poco tutto ciò che ha intorno, apparentemente incurante della sofferenza e del senso di abbandono che pervadono le persone che cercano di amarla. Clara, la figlia di Argenta, ormai adulta, ripercorre la storia di famiglia attraverso il filtro del suo travagliato rapporto di amore-odio nei confronti di una madre feroce e assente. Gli anni del boom economico, i viaggi in Argentina, la ricchezza e le cadute fanno da sfondo a una storia di famiglia in cui ognuno cerca di salvarsi dall'ombra immensa della bipolare Argenta. Una vicenda narrata con grande sensibilità, da cui emerge con tutto il suo carico di sofferenza la ferita dei figli non amati.
Come una venere di una bellezza disarmante e con due occhi azzurri profondi, così l'ha vista Ascanio in un castello e, ballando alla festa, nota questa meravigliosa donna.
Un attimo di sguardi, è così che segna la storia tra i due in quella magnifica notte. Travolto da una forza potente, lei era diversa rispetto l'altra donna di cui era innamorato e lasciato poco prima, se l'era scordata appena vide Argenta, ancora prima di conoscerla fù sua.
Ma non appoggiato dalla sua famiglia che non l'accettavano anche se, pur di alta società, c'era qualcosa in lei che non andava, ma una gravidanza fece si che si unirono a nozze. Argenta impigliata in un matrimonio che non aveva immaginato perché lo amava solo a metà, a suo modo, adorava come lui la guardava, anni di ricchezza e divertimento. Idue sposini hanno avuto tre figli, tutto sembrava andare bene, ma a causa delle regole gerarchiche rigide, cominciarono i problemi.
Lei ci stava stretta, si sentiva in trappola, imprigionata, comincia ad affogarsi tra alcool e uscite frequenti, non si può trattenerla, sempre più distante, anaffettiva con tutti coloro che le stavano vicino anche i propri figli, soprattutto la più piccola Clara, ha subito traumi forti.
Va via convinta di quella nuova vita e di essersi liberata dal marito e dei propri figli ma quello stato la mette in ansia, convince la piccola a stare con lei ma le situazioni precipitano enormemente, non le interessa di nessuno, travolta dall'angoscia cade in una sorte di pigrizia. Non si alza neanche dal letto per la cura della propria igiene. Scene e situazioni orribili, non solo non ama, ma tutti coloro che le stavano vicino sono lacerati dalla paura, vergogna per quella madre, traumi che i figli stessi si portano in futuro, e sarà proprio Clara la prima a pagarne le conseguenze .
Quanta sofferenza, la trama di questo romanzo un pò troppo dura non era nei miei generi ma mi incuriosiva sapere fin dove potesse spingersi, a tal punto dal chiedermi a volte una famiglia contornata di benessere non è abbastanza???
Alcune volte un consiglio della propria madre lo si deve prendere per risparmiarci le amarezze.
Un romanzo che non lascia indifferenti ma che leggerlo provoca tanta tensione e tristezza per una situazione assurda.