La maledizione del lupo di Stefano Di Giacomo – BLOG TOUR

28 Luglio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: La maledizione del lupo di Stefano Di Giacomo - BLOG TOUR

TERZA TAPPA: MESSAGGIO CHE L'AUTORE VUOLE TRASMETTERE

Carissimi Book Lovers,  il blog partecipa al Blog Tour del romanzo di Stefano Di Giacomo "La maledizione del lupo", organizzato dalla casa editrice Asylum Press Editor - Oggi è la prima tappa e conosceremo il romanzo e l'autore.

 

L'Autore

Stefano Di Giacomo, 43 anni, genovese, ha studiato beni culturali e partecipato a numerosi scavi archeologici. Lettore precoce di Topolino, moderatamente secchione, fulminato sulla via dell'horror quando, adolescente, ha letto un'antologia di racconti di Edgar Allan Poe.

La lettura di “Shining” lo trasforma ancora quindicenne in un kinghiano di stretta osservanza e comincia a scrivere racconti già al ginnasio.

Non è mai riuscito a scrivere qualcosa che non fosse horror, anche se in realtà vive ancora in lui il bimbo fifone che fuggì urlando dalla cucina dopo aver visto la trasformazione del protagonista di “Un lupo mannaro americano a Londra”.

Pur faticando a definirsi scrittore senza scoppiare a ridere, la sua maggiore aspirazione è riuscire a scrivere qualcosa di bello come “Pet Sematary” di Stephen King. Questa è in effetti l'unica utopia in cui si sforza di credere

 

Il romanzo

“La maledizione del lupo” è un romanzo horror che si svolge in un piccolo paesino dell'entroterra ligure, fittizio ma reale quanto lo sono Derry nel Maine e Arkham nel Rhode Island.

Protagonista è un giovanotto che, dopo alcuni anni come commesso in un supermercato, ha avuto un enorme successo come scrittore potendosi così permettere di tornare a vivere nella casa di campagna delle sue estati di bambino e ragazzo. Questo gli farà tornare alla mente i ricordi rimossi di un suo scherzo atroce a una donna, del suicidio della stessa che ne era seguito e della orrenda maledizione che lei, soprannominata da tutti in paese la Strega, aveva lanciato contro a chi le aveva ucciso il gatto.

Questa maledizione, sempre più vicina e opprimente, sfiorerà l'uomo e chi gli sta vicino, fino a incarnarsi in un licantropo.

Il protagonista, Francesco, l'amica che, ritrovata dopo tanti anni, diventerà la sua compagna, un ragazzino loro amico, la sorella della strega suicida, un etologo, una giornalaia e un carabiniere lotteranno contro il mostro senza sapere chi di loro possa essere, tra lutti, sconfitte e orrori, fino a un finale che contrapporrà ciò che ci rende umani all'animale giunto da luoghi oscuri.

Alla fine, quando tutto sembrerà bene o male risolto, una goccia di veleno nell’ultima pagina.

Secondo la lezione di King l'autore si è sforzato di calare il mostro e le magie in un contesto quanto più normale, realistico e prosaico gli sia riuscito di creare, perché l'orrore è tanto maggiore quanto più emerge dalla realtà.

 

I Personaggi

1) Francesco: 39 anni, ex commesso in un supermercato, scrittore sotto pseudonimo. Tornato a vivere nella casa di campagna in cui ha passato tutte le estati della sua infanzia, si ricorda di un fatto che aveva rimosso, e cioè di quando un gatto gli uccise una cocorita e lui si vendicò uccidendo il gatto. Il suicidio della proprietaria del gatto, detta da tutti la Strega, porterà alla maledizione di cui parla il libro. 

Il personaggio, malgrado il male commesso da bambino, è un “buono” e lotta per la salvezza di chi gli sta accanto. 

2) Angela: all’incirca coetanea di Francesco, sua compagna di università, insegnante di storia dell’arte, sta divorziando dal marito e si trasferisce per un po’ dal suo vecchio amico. Si innamoreranno e lotteranno insieme contro alla maledizione. 

3) Isabella, 52 anni, ex impiegata comunale, pensionata, insegnante di pianoforte e sorella di Lidia, la strega che si era suicidata maledicendo l’assassino del suo gatto. La conoscenza con Francesco le farà ricordare la sua infanzia, quello in cui credeva all’epoca e quello che sapeva fare. Scoprirà di essere una strega, come sua sorella, sperando di essere una strega più potente di sua sorella. 

4) Luca, 11 anni, allievo di Isabella e, dopo un incidente, amico di Francesco. Combatterà contro la maledizione fino alla fine. 

5) Laura, sulla trentina, giornalaia del paese, incontrerà la maledizione in una notte di luna piena.  

6) Andrea, etologo che studia i lupi dell’Appennino ligure, scoprirà che esistono lupi di altro genere e anche i fantasmi. 

7) Antonio, vice brigadiere e ex sciatore, indaga sul caso delle persone sbranate da un lupo, e finirà a far parte della storia. L’autore non sa perché nel suo romanzo sia finito un personaggio ispirato a un notissimo campione di sci italiano, ma se lo è trovato dentro alla storia ad agire.  

 

Messaggio che l’autore vuole trasmettere. 

Posto che quando l’autore vuole trasmettere un messaggio scrive una lettera o un sms, rileggendo il libro si possono trovare forse delle costanti. 

La prima è che tutti i personaggi, tranne Luca naturalmente, sono degli adulti che tentano in qualche modo di riparare a scelte sbagliate, ad errori, a svolte nella vita che li hanno portati a non essere felici. 

Il commesso del supermercato scrive un libro e torna nella casa in cui era stato felice da bambino. 

L’insegnante di storia dell’arte abbandonata dal marito scappa dalla sua città e torna da un amico della sua giovinezza. 

La pensionata depressa ritorna ad usare i suoi poteri tanto a lungo repressi e dimenticati. 

Cosa hanno in comune? Il rimpianto, cioè il fatto di essere adulti. Vorrebbero tornare indietro e cercano di farlo. Bisogna vedere con quanto successo, perché notoriamente il tempo è una freccia che va in una sola direzione. 

Un altro aspetto del romanzo è la visione dell’infanzia. Se King, a cui molto si ispira l’autore, sembra essere convinto che nell’infanzia sia presente un grande potere buono, in questo romanzo invece i bambini sono capaci di grande cattiveria, di atti orribili, non perché malvagi, ma perché privi di quei filtri di educazione che gli adulti hanno. Dall'uccidere un gatto al prendere in giro un amico per un difetto fisico, i bambini di questo romanzo fanno cose che un adulto, se non davvero malvagio, non farebbe mai. 

Chi ha ragione, l’ottimista King o il pessimista Di Giacomo?