La figlia più amata di Carla Maria Russo – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo storico di Carla Maria Russo "La figlia più amata", letto insieme ad altre bookblogger, grazie all'evento organizzato dalla Tandem Collective Global e dalla casa editrice Piemme.
- Titolo: La figlia più amata
- Autore: Carla Maria Russo
- Data di Pubblicazione: 12 Settembre 2023
- Genere: Romanzo Storico
- Casa Editrice: Piemme Edizioni
- Pagine: 400
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Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, figlio di Giovanni dalle Bande Nere e nipote della grande Caterina Sforza, contrariamente al comune sentire, rivela una netta e spiccata predilezione per le figlie femmine. Non ha ancora diciotto anni, quando diventa padre di una bambina, Bia, che lui adora e cresce come se non fosse nata fuori dal matrimonio. Nella ricerca di una sposa, l'originale duca pretende che vengano tenute in considerazione anche le ragioni del cuore, non solo quelle della politica, e riesce così a sposare la bellissima Eleonora da Toledo. Eppure, mentre fortuna e amore sembrano colmare di gioie e benedizioni la famiglia di Cosimo, un destino tragico e doloroso è in agguato. Inattesa e brutale, giunge la morte di Bia, che procura al duca un dolore così devastante da mettere a rischio la sua vita. Riesce a ritrovare una ragione per andare avanti solo perché Eleonora annuncia di essere di nuovo incinta e il duca si persuade che sarà una bambina, una bellissima bambina. Nascerà infatti una femmina, Isabella, che il duca amerà di un amore così profondo ed esclusivo da condurlo a commettere ingiustizie e alimentare gelosie e rancori. Un fato avverso colpirà una dopo l'altra tutte le donne di casa Medici, trascinando verso una fine ancora più drammatica proprio quelle che il duca ha amato di più, vittime delle vendette che lui stesso ha contribuito a suscitare. Carla Maria Russo, con la sua immensa capacità di far rivivere personaggi delle epoche più disparate - nella grandezza come nella brutalità, nell'eccezionalità come nella miseria - ci regala un affresco impareggiabile del Cinquecento e di struggenti figure femminili.
Cosimo de' Medici ha solo diciassette anni quando diventa papà, stringere quella bambina tra le braccia lo rende felicissimo. Bia, la sua bellissima figlia, la ama con tutto il cuore. Da qui cominciamo a conoscere un ragazzo che diventerà uomo e che amerà solo le figlie femmine. Questa sua indole predisposta di più verso le donne, trovo che possa essere dovuta al fatto che non ha mai avuto una presenza maschile nella sua vita. L'assenza del padre e la sua indifferenza lo ha segnato profondamente.
Ha sposato per amore Eleonora, è stato sempre fedele alla moglie. Dopo di Bia e della sofferenza provata per lei, è arrivata Isabella, la figlia più amata, perchè oltre a lei ha avuto altri figli, sia maschi che femmine, ma nessuno di loro ha avuto lo stesso amore.
Purtroppo però, le sue scelte nei confronti delle figlie femmine sono state tutte sbagliate. Matrimoni combinati che non hanno portato nulla di buono.
Isabella è una ragazza molto vivace da giovanissima, man mano che cresce diventa una donna bellissima e colta, ma a rovinarla è il suo matrimonio con Paolo Orsini.
Maria è la figlia sognatrice, lei vive in un mondo tutto suo, immaginario. Promessa sposa sin da bambina, immagina già di diventare duchessa e si vede piena di attenzioni, riempita solo di cose belle.
Lucrezia è la figlia invisibile, gracile, magra e con una pelle chiara, quasi trasparente. La madre la guarda con disprezzo, come se quel problema di salute che si porta da sempre sia una colpa, la figlia riuscita male.
I fratelli sono uno peggio dell'altro, da Francesco, subdolo e cattivo, a Pietro il pazzo. Solo Giovanni ha avuto un carattere più nobile, ma ha avuto un triste destino.
Tanti saranno gli avvenimenti che porteranno alla fine delle sorelle de' Medici, l'autrice ha costruito meravigliosamente bene la loro storia, raccontandoci gli intrighi di corte, le spie, i sotterfugi, i colpi di scena che mi hanno fatto veramente arrabbiare.
La drammaticità della situazione, la condizione ignobile in cui vivevano le donne, costrette a sposarsi senza amore, a subire la prima notte di nozze il volere del marito senza avere alcun diritto di parola.
Di tutte le donne che ho conosciuto in questo romanzo Isabella è stata l'unica a lottare per la libertà e l'indipendenza, ma anche lei ha subito in silenzio. Quanta tristezza alla fine, ma non posso dire altro se non che dovete assolutamente leggerlo.