Il volo del grifone di Alessandro Spadetta – RECENSIONE

Il volo del grifone di Alessandro Spadetta – RECENSIONE

22 Marzo 2022 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Il volo del grifone di Alessandro Spadetta - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Veronica ci parla del romanzo di Sonia Morganti "Costanza Sicanie Regina". Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Costanza Sicanie Regina
  • Autore: Sonia Morgante
  • Data di Pubblicazione: 9 Giugno 2020
  • Genere: Romanzo Storico
  • Casa Editrice: Independently Publishing
  • Pagine: 376
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Trama

Anno 1209. Costanza è una vera Aragona: è colta, intelligente e dotata della tenacia necessaria a sopravvivere sul trono. Dopo la drammatica fine del periodo come regina d’Ungheria, fatica a rassegnarsi a una vita quieta, ospite nel chiostro fondato dalla madre. Cosa può aspettarsi dal domani? Costanza ormai ha venticinque anni ed è già vedova. Proprio tali caratteristiche attirano però le attenzioni del Papa, che vede in lei la consorte ideale per tenere a freno un ragazzo duro a morire, erede di due corone che, se riunite, circonderebbero i suoi territori. Così, sotto il sole schietto e il colori intensi di Palermo, le vite del giovane Federico II – quindici anni appena e già sopravvissuto a un mare di guai – e di Costanza d’Aragona – dieci anni in più sulle spalle, la metà dei quali trascorsa regnando – si intrecciano in un bizzarro arazzo. Perché se progettare è umano, scombinare i piani è divino. È la storia di una coppia che diventa invincibile essendo improbabile, ma anche di un saraceno che desidera troppo, di una fanciulla che incanta, di una madre che ama e di un’altra che, morendo, ha imbevuto il proprio nome di un potere quasi magico.

Il romanzo è stato selezionato dall'Associazione culturale Extravergine d'Autore come pubblicazione indipendente di qualità. Nel 2021 si è aggiudicato il III posto al premio Amarganta, una menzione d'onore al premio Residenze Gregoriane e al premio Città di Grosseto Amori sui generis. Infine, una menzione di merito alla VI edizione del premio Michelangelo Buonarroti.
Di tutto questo l'autrice è grata a Costanza, donna che visse tre vite e tutte a testa alta.

 

Costanza intelligente, astuta, bellissima, donna, madre, moglie, regina, imperatrice. Lei è un personaggio storico a tutto tondo, un personaggio che è storia e ha fatto la storia.

Con questo romanzo viene fuori la parte più segreta, intima di una donna che era mille cose insieme, una donna straordinaria accanto ad un uomo altrettanto straordinario. Con le parole di Sonia Morganti viene descritta in maniera impeccabile la vita di una donna che, dopo un marito e un figlio morto e un soggiorno nel convento fondato dalla madre a Sijena, trova nella corte di Sicilia il suo massimo splendore.

La regina Costanza era una donna a cui piaceva il bello, non ne faceva un mistero e se ne circondava: musici, poeti, filosofi, giullari evviva dicendo, facevano parte del seguito che, insieme a un nutrito gruppo di cavalieri, portò in dote a re Federico di Sicilia, quando papa Innocenzo III la volle dare in sposa ad un re troppo giovane per governare e per essere saggio. Il papa, con questo gesto, tentò di  tenere sotto controllo sia Costanza sia Federico, ma non sempre tutto va come si vuole. I due si sposano, come voluto dal papa, ma la loro unione andrà da subito oltre i confini del “dovere”. I due si scoprono complici, diventando amanti e nonostante la differenza di età a separarli, Costanza ha circa 5 anni in più di Federico, si scoprono incredibilmente vicini.

Gli intrighi erano presenti anche alla corte di  Sicilia e numerose minacce, sia sull’isola che sulla terra ferma, cercarono di far crollare l’incerto regno di Federico, che con le unghie e con i denti trattenne a sé con tutte le sue forze. L’età non più giovane della regina (25 anni, per l’epoca in cui ci troviamo, non rendono una persona vecchia ma nemmeno troppo giovane), fu un altro ostacolo da superare: la sua età le permetterà ancora di concepire il tanto agognato erede? Innocenzo III credeva davvero che affidando al trono di Sicilia una regina in là con gli anni il risultato sarebbe stato quello di spazzar via un regno in mancanza di un successore al trono? 25 anni non erano pochi, ma nemmeno abbastanza da lasciare un regno senza erede: la coppia reale dopo pochi mesi dal matrimonio concepì un bambino, nacque Enrico e con lui la dinastia di Federico restò al sicuro, almeno per il momento.

Federico non si piegò al volere di chi lo avrebbe voluto detronizzato e anzi, andò oltre: si circondò di uomini fidati, di amici d’infanzia che gli resero la strada meno in salita per raggiungere i suoi scopi, ma a quale prezzo? Re Federico lasciò la Sicilia per partire alla volta della Germania, alla riconquista di quel trono che gli apparteneva per diritto di nascita. Lasciò Costanza come reggente al trono di Sicilia e nominò suo figlio Enrico (di poco più di un anno) sovrano dell’isola, iniziò così un viaggio lungo e impervio per Federico, costellato da pericoli e minacce di morte. Viaggio che si concluderà in Germania ma che vedrà la famiglia reale separata per 4 anni, fino a quando Costanza ed Enrico vennero chiamati in Germania, e così Federico potè riabbracciare la sua adorata consorte e il suo erede al trono. Nei 4 anni in cui la famiglia reale fu separata Federico conobbe una giovane contessa tedesca che, col passare del tempo, diventò la sua favorita diventando anch’essa un punto molto importante all’interno della vita della famiglia reale.

Una volta ricongiunti Federico e Costanza rimangono in Germania, insieme al figlio Enrico, per altri 4 anni fino a che Federico decide di recarsi nuovamente in Sicilia, passando prima da Roma, dove un nuovo papa lo attendeva per incoronarlo Imperatore. La partenza dalla Germania lascerà un profondo dolore nel cuore di Costanza, ma la Sicilia la attenderà per accoglierla ai piedi di Idda, la montagna, tanto cara ai siciliani e alla famiglia reale.

Con questo romanzo si denota immediatamente la preparazione storica eccellente di Sonia Morganti. Dimostra una conoscenza dei luoghi e degli eventi magistrale.

Ho amato molto le descrizioni fatte dall’autrice, ho trovato la descrizione di una scena di passione, al capitolo 10, sublime fatta in maniera delicatissima senza scendere mai nel volgare, a mio avviso questo aspetto è davvero lodevole.

Vengono descritti anche gli odori, i profumi, sapori che portano alla mente del lettore delle piacevolissime sensazioni che difficilmente si riescono a provare leggendo un libro. Ho amato la descrizione di una pesca: sì esatto, di una pesca, di un frutto che di per sé non dice nulla ma, vi garantisco che, leggendo la descrizione fatta dalla Morganti, questo frutto me lo sono immaginato, ma non nel modo classico in cui si può immaginare un oggetto, del cibo: ho sentito in bocca il sapore di pesca e nel naso il profumo che essa emana, per fortuna in casa avevo delle pesche e ne ho mangiata una, mi aveva fatto davvero venire la voglia di mangiare questo frutto, rendendo il desiderio tangibile nella mia mente.

[…] Rianimata, puntò con lo sguardo una pesca. […]. Affondò i denti nel frutto morbido e succoso: era come bere e mangiare insieme e nello stesso tempo respirare il profumo del fiore e nutrirsi della terra su cui era cresciuto l’albero. […].

Questo, a mio avviso, sta a sottolineare la bravura che quest’autrice ha nel raccontarci dei dettagli, a prima vista superflui, ma che fanno sentire il lettore parte integrante del romanzo.

I capitoli si presentano molto brevi e di agilissima lettura, la scrittura è scorrevole e, ripeto, le descrizioni sono il fiore all’occhiello di tutto il libro.

Un passo avanti e mai uno indietro, il romanzo è un crescere di emozioni e di trepidazioni, di amori, di lotte, di conquiste… ogni pagina vale una lettura attenta e piacevole.

Come è facilmente intuibile, consiglio a tutti questa lettura, ricca di storia e di passione.

 

 

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