Il quaderno delle parole perdute di Pip Williams – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Katiuscia ci parla del romanzo di Pip Williams "Il quaderno delle parole perdute", in collaborazione con la casa editrice Garzanti.
Scheda Tecnica
- Titolo: Il quaderno delle parole perdute
- Autore: Pip Williams
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- Data di Pubblicazione: 20 Maggio 2021
- Genere: Romanzo Storico
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 432
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Sinossi
Oxford. Lo Scriptorium nel giardino segreto è il luogo preferito della piccola Esme. Lì, nascosta sotto un immenso tavolo di legno, ruba parole scritte su bianchi fogli. Parole che il padre lessicografo scarta mentre redige il primo dizionario universale. Più Esme cresce, più capisce che le definizioni che non compariranno nel lemmario ufficiale hanno qualcosa in comune: parlano delle donne, del loro modo di essere, delle loro esperienze. Parlano della sorellanza, dell'amore che non è solo possesso, dell'essere compagne in una lotta comune. Escluderle significa non dar loro una voce, guardare il mondo da un unico punto di vista, soffocare possibilità e speranze. Eppure c'è chi fa di tutto per farle scomparire per sempre. Anni dopo, Esme è determinata a fare in modo che questo non accada. Per tutta la vita ha collezionato quelle parole con l'intenzione di proteggerle, perché ha un sogno: scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è andato perduto il rispetto che merita. Per farlo deve combattere contro chi non la pensa come lei. Ma a darle coraggio ci sono tutte le donne che da secoli non aspettano altro che far parte della storia e non essere dimenticate. Un romanzo che, prendendo spunto dalla storia vera della nascita dell'Oxford English Dictionary, scrive un inno all'importanza delle parole e dei libri. Un inno al diritto delle donne di rivestire un ruolo centrale nella cultura e nella società. Una storia che unisce al fascino intramontabile dell'ambientazione accademica di Oxford e Cambridge un messaggio di potente attualità.
Questo libro ci fa riflettere sulle parole che diciamo e pensiamo ogni giorno. Non abbiamo mai pensato al lavoro che i '' lessicografi '' fanno e hanno fatto sui dizionari per darci modo di poter esprimerci con parole di significato e sempre diverse tra loro.
Esme, la bambina protagonista di questa storia, passa il suo tempo sotto lo '' scriptorium '' del padre, nutre un profondo interesse per le parole scartate e il suo significato, così per non perderle decide di annotarle. Durante la sua crescita questo interesse si fa sempre più forte e sono sempre di più le parole che segna, ai suoi tempi però solo gli uomini potevano essere considerati intelligenti.
I personaggi secondari durante la storia aiuteranno la bambina, ormai ragazza, a emergere e a scegliere le scelte da fare, Elsie, Tilda, Lizzie, tutte con un ruolo ben preciso.
Questa storia mi ha incuriosita molto sotto tutti gli aspetti, è stata una curiosità che ha tirato una pagina dopo l'altra, non mi ero mai soffermata a pensare a quanto lavoro ci fosse dietro a una parola eppure è così semplice usarle e scriverle. Troviamo la vera storia dell'English Dictionary raccontata nei minimi dettagli, tutte le scene sono ben descritte facili da immaginare, la scrittrice ha curato nei minimi dettagli tutto, scene, personaggi, ambientazione, storia.
Un libro che sa come attirare l'attenzione e averla fino alla fine, che ci insegna anche l'importanza della donna nel mondo non solo il significato delle parole. Lo consiglio a chi ha voglia di una lettura intensa ma con un significato ben preciso.