“Il mondo visto da Annika Rose” di Tracey Garvis Graves – RECENSIONE

21 Luglio 2019 0 Di Rosalba
Book Cover: "Il mondo visto da Annika Rose" di Tracey Garvis Graves - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi Elena vi parla del libro “Il mondo visto da Annika Rose” di Travis Garvis Graves, uscito a Giugno grazie alla casa editrice Sperling & Kupfer – Ci aspetta una storia molto bella, leggete la sua recensione.

 

Università dell'Illinois, 1991. Annika non ama socializzare. Teme sempre di dire o fare la cosa sbagliata, non riesce mai a capire i pensieri o i comportamenti dei suoi interlocutori, a interpretarne i gesti o le espressioni del volto: per lei, stare in mezzo agli altri è come trovarsi in un Paese straniero di cui non conosce la lingua. Preferisce la compagnia silenziosa dei libri, che sanno trasportarla in mondi diversi dal suo; o quella confortevole degli animali di cui si prende cura alla clinica veterinaria, dagli occhi così espressivi e rassicuranti. Solo al tavolo degli scacchi può affrontare un estraneo; perché quel gioco, con le sue regole e la sua disciplina, con quella netta divisione tra bianco e nero, rispecchia la sua visione del mondo e non la fa sentire fuori luogo. È proprio a una partita che incontra Jonathan. Lui è stupito dalla bravura di quell'avversaria che riesce a batterlo, è colpito dalla sua bellezza, ma ancor di più conquistato dal suo modo di essere: dove gli altri vedono solo stranezza, lui scopre una creatura fragile ma assolutamente autentica e sincera, l'unica con cui possa essere se stesso. E Jonathan è l'unico ragazzo da cui Annika si sia mai sentita accettata. Il loro amore nasce così, studiando attentamente ogni passo, con pazienza e dedizione, ma anche col coraggio di sfidare pronostici e immaginare insieme il futuro. Finché il destino, con una mossa imprevista, separa bruscamente le loro strade. Chicago, 2001. Annika fa il lavoro dei suoi sogni, la bibliotecaria, e si fa aiutare da una specialista per affrontare quella paura del mondo che adesso sembra avere una diagnosi. Quando rincontra per caso Jonathan, ora un genio della finanza, il tempo tra loro sembra non essere mai passato, anche se c'è una vita in mezzo. I loro sentimenti sono ancora lì, evidenti e tangibili, come pedine lasciate al loro posto in attesa di ricominciare a giocare. È una partita che richiede coraggio, per superare le paure e i non detti di ieri. È una sfida che dovranno affrontare uniti, contro un avversario - il destino - che già una volta li ha battuti. Ma è l'unica chance per riprendersi quella felicità che solo insieme hanno conosciuto davvero.

 

 

 

"Quando lui mi parla in questo modo, mi infonde coraggio e cancella un po’ del dolore che mi provoca chi mi critica o mi fa sentire una persona di serie B perché vedo le cose in maniera diversa."

Annika è una di quelle persone che rientrano nei cosiddetti parametri di un soggetto con disturbo dello spettro autistico, ad alto funzionamento.

Forse si potrebbe affermare che Annika sia una ragazza semplice, senza chissà quali assurdi grilli per la testa, il suo sogno è diventare bibliotecaria, il suo hobby è giocare a scacchi come le ha insegnato suo  padre, ama gli animali e le persone non rientrano nel suo interesse principale. Perché? Forse perché è stata bullizzata da piccola, forse perché è estremamante timida o perché capisce le battutine spiritose due, tre secondi dopo che lo fanno tutti? Annika viene considerata la strana della classe, la pazza, la diversa...questo fa si che lei si nasconda, e per proteggersi da tutto questo male, costruisce attorno a se stessa alti muri che nessuno tranne la sua migliore amica riesce ad oltrepassare. Eppure, un giorno al club degli scacchi incontra Jonathan un ragazzo gentile che sembra volersi interessare a lei. Riuscirà Annika a darsi e dargli una chance?

Un amore tenero sta per nascere, ma forse lei non l' ha ancora capito....

"Avevo il cuore spezzato, però non mi pentivo della mia decisione. Ma pagavo a caro prezzo la mia indipendenza e perdere Jonathan era più difficile di tutte le cose che mi erano mai capitate messe insieme."

Il mondo visto da Annika Rose...nel leggere questo libro, mi sono immedesimata in Annika diverse volte, forse per la sua ingenuità, per la sua sbadataggine o forse per il suo modo buffo di vestirsi o per quella volta che entrata al ristorante si è guardata i piedi e si è accorta di aver dimenticato le scarpe. Il mondo visto da Annika è pieno d' amore per gli animali del centro in cui lei fa la volontaria, è generoso quando si tratta di dare un passaggio ad uno sconosciuto solo perché secondo lei ha un viso buono senza soffermarsi a quanto potrebbe essere pericoloso ed è soprattutto coraggioso quando va alla ricerca di Jonathan dopo il crollo delle torri a Manhattan con la sua pazza certezza di trovarlo ancora vivo.

"La vita non è facile per nessuno. Tutti dobbiamo sostenere delle sfide. Tutti dobbiamo affrontare delle avversità. E' il modo in cui le affrontiamo a renderci quello che siamo."

Ci diciamo che chi è " speciale" ha qualcosa che gli manca rispetto a noi....e loro lottano per adattarsi al nostro mondo " normale ". Ma noi cosiddetti " normali " ci fermiamo mai un attimo per spiegare se hanno bisogno di capire, per aiutarli se hanno qualche difficoltà oppure li deridiamo? Si perché noi in queste cose siamo troppo bravi...la debolezza di un altro e un motivo in più per sentirsi forti e parlare a sproposito. Non mi voglio dilungare perché oggi non mi sento né normale né speciale... È un libro bellissimo leggiamolo con attenzione!