Il libro dei nomi perduti di Kristin Harmel – RECENSIONE

Il libro dei nomi perduti di Kristin Harmel – RECENSIONE

21 Aprile 2021 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Il libro dei nomi perduti di Kristin Harmel - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di Kristin Harmel "Il libro dei nomi perduti", edito dalla casa editrice Sperling & Kupefer.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Il libro dei nomi perduti
  • Autore: Kristin Harmel
  • Narratore: Vanessa Korn
  • Data di Pubblicazione: 27 Gennaio 2021
  • Genere: Romanzo Storico
  • Casa Editrice: Mondadori Libri
  • Durata: 11 ore e 47 Minuti
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Sinossi

"Sono passati più di sessant'anni da quando vidi questo volume per l'ultima volta, da quando vidi lui, per l'ultima volta, ma il passato sembra essere di nuovo qui, in questa stanza con me, e mi sento soffocare."

Florida, 2005. Eva Traube Abrams, bibliotecaria quasi in pensione, leggendo il giornale una mattina si imbatte nella fotografia di un libro per lei molto speciale. Il volume, risalente al Diciottesimo secolo, fa parte dei numerosi testi saccheggiati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale; recentemente ritrovato in Germania, sembra contenere una sorta di codice che i ricercatori non sanno decifrare.

Parigi, 1942. Eva è costretta ad abbandonare la città dopo l'arresto del padre, ebreo polacco. Rifugiatasi in una cittadina di confine, inizia a falsificare documenti per i bambini ebrei che fuggono nella Svizzera neutrale. Insieme al misterioso e affascinante Rémy, Eva decide di annotare in un libro in forma criptata i veri nomi dei ragazzini che, essendo troppo piccoli per ricordare, rischiano di dimenticare la propria identità. Così nasce il Libro dei nomi perduti, che diventa una testimonianza ancora più preziosa quando la cellula di resistenza viene tradita e Rémy scompare.

Alla fine del conflitto, Eva, sola e tormentata dai sensi di colpa, decide di ricostruirsi un'altra vita, lontana e diversa. Ha imparato a voltarsi indietro tante volte e ogni volta un pezzo di sé è andato smarrito. Ma ora che il passato bussa prepotente alla porta, avrà il coraggio di rivivere i vecchi ricordi? Ispirato a una sorprendente storia vera, Il libro dei nomi perduti è molto più di una semplice vicenda di falsari. È un romanzo sull'identità e sul potere dei libri, una testimonianza della resilienza dello spirito umano e della forza dell'amore di fronte al male.

 

Appena finito di ascoltare questo meraviglioso romanzo, ho scritto subito la recensione per poter incidere su carta tutte le emozioni che mi ha dato.

"Chiunque veda magia nei libri, non può che essere una persona buona."

Il romanzo comincia parlando di Eva nel 2005, si trova in Florida dove, nonostante l'età avanzata, non è ancora andata in pensione e lavora come bibliotecaria. Un giorno, in un giornale, legge un articolo che parla di un libro pieno di codici, facente parte dei tantissimi testi che i nazisti hanno rubato durante la seconda guerra mondiale. Lei lo riconosce subito, è il libro dei nomi perduti, un libro importantissimo dove venivano annotati i nomi dei bambini ebrei quando cambiavano identità, un modo per conservare i loro veri nomi e, se fossero riusciti a salvarsi, avrebbero potuto ritrovare la strada di casa.

Siamo a Parigi nel 1942, quando Eva è costretta a fuggire insieme alla madre, dopo l'arresto del padre. Lei non si da pace, ha paura per la sua sorte e, dopo aver trovato rifugio in un paese di confine, decide di sfruttare il suo talento artistico e diventa una falsaria. Produce documenti falsi per aiutare gli ebrei a fuggire, soprattutto tanti bambini. Ad aiutarla c'è Remì, anche lui un falsario molto bravo.

Tra i due protagonisti nasce un profondo sentimento, ma non sarà per niente facile viverlo. Molto spesso saranno divisi per poi ritrovarsi, vivremo insieme a loro la paura, l'amore, l'orrore della guerra e della deportazione.

"Un tempo pensavo che i ricordi fossero meno dolorosi quando li tieni per te, ma credo non sia vero. Adesso credo che il dolore perda il suo potere quando lo condividiamo."

Eva sarà costretta a prendere decisioni importanti, il senso di colpa la tormenterà per molti anni.

Non vi dirò di più perchè dovete assolutamente leggerlo o, come nel mio caso, ascoltarlo.

Un amore che va oltre la guerra, oltre la religione, un amore così bello e pulito, che mi ha fatto commuovere e battere forte il cuore. L'autrice è stata bravissima, mi ha tenuta incollata ad ascoltare sino alla fine, un finale che mi ha completamente stupita.

"Non capisce cosa significa amare i libri a tal punto che se te li togliessero ne moriresti. Smetteresti di respirare, di esistere."

 

 

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