Il filo che ci unisce – Robin Benway Recensione

3 Febbraio 2019 0 Di Rosalba
Book Cover: Il filo che ci unisce - Robin Benway Recensione

 

Cari Book Lovers, il libro di cui vi parlo oggi tratta un tema molto delicato, quello dell’adozione - Ha vinto il prestigioso National Book Award, davvero meritato - La storia di Grace, Maya e Joaquin mi ha letteralmente commossa - Venite a leggere la mia recensione.

 

Sinossi

Non avere fratelli o sorelle non è poi tanto male. È così che l’ha sempre pensata Grace, figlia adottiva di una famiglia benestante. Ma quando al secondo anno di liceo capisce di essere incinta, Grace deve mettere in discussione tutte le sue certezze. Dare in adozione la bambina che sta crescendo dentro di lei è la scelta più difficile che abbia mai fatto, e all'improvviso sente il bisogno di saperne di più. Sulla sua storia, sulla sua vera madre. Scopre così di non essere affatto figlia unica. Come un uragano nella sua vita arrivano una sorella e un fratello. Maya, che ha i capelli scuri in una casa dove tutti li hanno rossi, che ha vissuto come un’aliena in un pianeta straniero, alla ricerca di sé e di un luogo dove non sentirsi fuori posto. E Joaquin, che ha passato tutta la vita in affido e ha imparato a difendersi dall'affetto degli altri, con la consapevolezza che le promesse sono in realtà foglie trascinate dal vento. Straordinario caso editoriale, vincitore del prestigioso National Book Award, Il filo che ci unisce è un romanzo magistrale che parla del significato della famiglia – quella in cui nasci e quella che trovi – e dell’amore vero, che va al di là del tempo, della distanza e dei legami di sangue.

 

 

 

Grace è stata adottata da una famiglia perbene, non ha altri fratelli o sorelle. La sua vita è  normale, ha degli amici, va a scuola. Ma quando al secondo anno di liceo rimane incinta, il mondo le crolla addosso. Lui non ne vuole sapere e i genitori adottivi decidono che è meglio darla in adozione. Grace acconsente, ma quando la bambina nasce e se ne separa, la sofferenza che la avvolge diventa insopportabile.

Anche Maya è stata adottata, ma nella sua famiglia hanno tutti i capelli rossi e lei invece scuri. A volte si sente un’estranea lì in mezzo, nonostante i genitori le hanno dato amore e affetto da sempre. Ha pure una sorella Lauren un po’ più piccola di lei.

Joaquin è meno fortunato, sin da piccolo è passato da una famiglia ad un’altra, ha imparato a difendere il suo cuore dalle illusioni, dai falsi affetti.

“Una delle conseguenze dei continui trasferimenti di famiglia in famiglia era che aveva imparato a adattarsi, a cambiare colore come  un  camaleonte per confondersi con l’ambiente circostante.”

Ma un giorno Grace, Maya e Joaquin si ritrovano.

“E Maya guardò le loro tre ombre che si giravano nello stesso istante, rivolte nella stessa direzione.”

Finalmente dopo tanto tempo si sono riuniti, hanno qualcuno su cui contare. Quando si guardano tra loro vedono le somiglianze.

“Casa è una persona e non un posto.”

Grace si chiede spesso se la famiglia che ha trovato per la sua bambina sia perfetta. Si chiede anche come ha fatto Max ad archiviare tutto.

“Da qualche parte nel mondo una coppia stava tirando su la figlia biologica di Max. E lui aveva le scarpe nuove.”

Una storia che coinvolge sin dalle prime pagine. Ho sofferto con Grace e anche con Maya e anche con Joaquin e in molti punti del romanzo ho pianto. L’indifferenza di Max mi ha rattristata, come si può far finta di niente! Il romanzo mi ha trasmesso tantissime emozioni. Consigliatissimo.

“A volte le persone si spezzano  e non riesci più a rimetterle insieme uguali a com'erano prima.”