Graffi di Claudia Squitieri – RECENSIONE IN ANTEPRIMA

16 Settembre 2019 2 Di Rosalba
Book Cover: Graffi di Claudia Squitieri - RECENSIONE IN ANTEPRIMA

Carissimi Book Lovers, oggi la Recensione in Anteprima è sul romanzo di Claudia Squitieri “Graffi” – Lo ha letto per noi Roberta, venite a conoscere Diana e Serena.

 

“Graffi” è il romanzo di esordio di Claudia Squitieri edito da Capponi Editore in tutte le librerie dal 19 settembre. Con uno stile fluido e coinvolgente, una voce narrante evocativa e suggestiva, la Squitieri accompagna il lettore attraverso le vicende di Diana e Serena, due amiche che vivono la stessa sorte dalla nascita: entrambe sono state abbandonate e adottate. Le due sono inseparabili fino a quando Serena non dovrà seguire la famiglia altrove. Inizia così un rapporto epistolare grazie al quale Diana ripercorre l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza, condividendo con Serena i momenti più significativi della sua vita. Fino a quello cruciale in cui scoprirà di essere stata adottata. Tra ricordi teneri, dubbi dolorosi, coraggio e determinazione, Diana matura la consapevolezza dei propri sentimenti nei confronti della madre adottiva, del padre adorato, delle figure che le volteggeranno intorno e di cui spesso non sentirà il calore. Una lucida introspezione, raccontata con uno stile delicato ma diretto, senza fronzoli. Due voci, o forse una. Due amiche, due anime. O, forse, una donna allo specchio…

 

 

 

Poche pagine, molte parole, tantissimi pensieri e un quintale di riflessioni.

Questo è quello che mi è arrivato leggendo “Graffi”.

L’amore genitoriale, quello di una madre e di un padre, possono essere la forza di un figlio o la sua più grande debolezza.

Per Diana lo sono stati entrambi. Ha conosciuto l’amore vero e sincero del padre, che adorava, ma anche l’assenza e l’incompatibilità con la madre che l’hanno portata a cercare quell’amore materno fino a distruggersi.

I rapporti con i propri genitori non sono mai facili, ma come si possono semplificare quando si scopre che quelli a cui hai dato tutta la tua fiducia, il tuo affetto e il tuo amore, sono semplicemente delle persone che ti hanno adottata?

La sincerità in questi casi, credo sia la sola arma che si possa avere a disposizione, in assenza di essa si rischia di cadere in un baratro sempre più profondo, fatto di bugie o di mezze verità.

“ L’amore non deve essere cieco, perché l’imbroglio prima o poi si palesa; l’amore è consapevolezza della fragilità dell’altro, che si rivela continuamente ai nostri occhi.”

Diana è un personaggio esemplare, alle volte da l’impressione di essere molto fragile come un vaso di cristallo, in altri frangenti invece, tutt’altro. La sua caparbietà, il suo coraggio e la sua temerarietà la spingono ad essere un ancora per chi le sta intorno. E invece di aggrapparsi lei agli altri, si lascia avvolgere da braccia che invece di sorreggerla la spingono giù in fondo, come se fossero delle pietre legate ai piedi che la spingono negli abissi del mare. Un mare di pensieri negativi, di cattive azioni e di scelte non congrue con quelle che vorrebbe realmente fare.

Come ho scritto all’inizio, il libro ha poche pagine, ma bastano e avanzano per far riflettere e porsi un miliardo di domande alla quale solo scavando dentro noi stessi, come ha fatto Diana, possiamo trovare le risposte!

Complimenti a Claudia per la scrittura, rapida ma veritiera che entra dentro. Colpisce e affonda, lasciando un segno indelebile.