Due Milioni di Baci di Alessandro Milan – RECENSIONE

14 Settembre 2019 0 Di Rosalba
Book Cover: Due Milioni di Baci di Alessandro Milan - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers oggi vi parlo del nuovo libro di Alessandro Milan “Due milioni di baci” edito dalla casa editrice Dea Planeta – E’ un romanzo carico di emozioni, dolori, gioie, carico di vita quotidiana.

 

Il nuovo romanzo di un autore che ha regalato lacrime e sorrisi a 60.000 lettori

Di colpo, la felicità. La felicità di essere vivo. La felicità di sentire riaffiorare un desiderio che sembrava perduto, affogato nel tempo e dai sensi di colpa.

Baciando, si vive. Perché non c’è momento chiave della nostra esistenza che non sia segnato da un bacio. L’infanzia, costellata da quelli materni, così dolci e avvolgenti, e da quelli tra i genitori, a scandire le giornate in famiglia. L’inizio di una storia d’amore, magari chissà, mezzi ubriachi dentro una Renault Clio bordeaux, a notte fonda. L’ultimo saluto in ospedale, quando il mondo sembra crollare. La pace dopo un litigio coi figli, da sancire con un bacio di quelli che fanno il solletico al collo, sulle braccia, sulle gambe. Ma anche i baci mancati, quelli che hanno marcato una distanza, o il bacio di un Giuda che all’università ti ha rubato la fidanzata. Ripercorrendo questi istanti cruciali, Alessandro Milan racconta la quotidianità di un padre che deve crescere da solo due bambini quasi adolescenti – con i loro silenzi, i capricci, le domande scomode – ma anche di un uomo che a quarantotto anni è ancora figlio di una mamma che per la prima volta ha bisogno di lui. Amici vecchi e nuovi lo aiuteranno a risolvere i problemi pratici e a curare le ferite dell’anima. Con la grazia e l’intensità che sono il suo tratto distintivo, Milan torna a condividere la speciale normalità delle sue emozioni, del suo incespicare, e di una tenace voglia di riabbracciare nuovamente tutti i colori della vita.

 

 

 

Ho finito stamattina di leggere questo libro e l'ho gustato pagina dopo pagina. Guardando la cover mi viene in mente la frase che ha scritto l'autore e che mi è rimasta impressa: "Stringo letteralmente tra le dita i corpi frutto del mio corpo."

Questa è la storia di un padre rimasto a crescere i figli dopo la perdita della moglie. Alessandro ci racconta la sua quotidianità il suo lavoro alla radio, i problemi giornalieri con i due figli e il dolore sordo che lo accompagna in ogni momento.

“Ho capito che il dolore è come un muro di cemento spesso: invalicabile se tenti di scavalcarlo, indistruttibile se lo prendi a testate. L’unica via per trasformare il dolore è attraversarlo.”

Mi sono rispecchiata molto in alcune parti di questo romanzo specie dove Alessandro rimprovera i figli e poi se sente in colpa oppure la stanchezza e la difficoltà che riscontra ogni giorno nel crescerli educati.

Ha raccontato ogni momento della giornata riuscendo a farmi entrare nella sua quotidianità.

Non è facile per lui ma neanche per i suoi figli, eppure riesce a creare momenti di vera e propria felicità per i bambini, l’higge, è un metodo danese per essere felici, dove racconta le avventure divertenti che hanno vissuto in vacanza o comunque ricordi di episodi che li fanno ridere di cuore. Poi ci sono i momenti del solletico ma anche quelli in cui la più grande, Angie, gli tiene il muso o il più piccolo, Mattia, fa i capricci. Alessandro riesce ad affrontare ogni difficoltà grazie anche all'aiuto di tanti amici che gli sono vicino.

“ L’istinto di comporre quel numero, anche se due ore prima l’avevi salutata in una bara, rimane per me il tuo più grande gesto d’amore nei suoi confronti.”

In tutto quello che l'autore ci ha raccontato in questo splendido romanzo c'è solo qualche parte che parla della moglie, eppure lei è presente in ogni riga che ho letto, è questa la sensazione che ho avuto. Poi ci sono i baci quelli che Alessandro da ai bambini dicendogli che li conta da quando sono nati, così si arriva alla fine con 2 milioni di baci dati e tante emozioni nel cuore.

“La verità è che stanotte i baci non vorrei darli, vorrei riceverli. Ora sono io a toccare la fede, per scoprire che sono solo.”

E’ un libro che deve essere letto perché sono tante le sensazioni che trasmette e nel sentire sotto pelle il dolore di Alessandro per la mancanza della moglie non mancano le parti ironiche e le parti in cui ci sono vere e proprie lezioni di vita. Grazie Alessandro.

“Vivi sempre, senza paura. E quando ti sembrerà di incespicare, cerca mamma in ogni farfalla bianca che incontrerai.”