Della stessa sostanza dei padri – Poesie al Maschile di Davide Rocco Colacrai – RECENSIONE

Della stessa sostanza dei padri – Poesie al Maschile di Davide Rocco Colacrai – RECENSIONE

30 Aprile 2021 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Della stessa sostanza dei padri - Poesie al Maschile di Davide Rocco Colacrai - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo della bellissima silloge poetica "Della stessa sostanza dei padri - Poesie al Maschile" di Davide Rocco Colacrai, in collaborazione con la casa editrice Le Mezzelane.

 

Scheda Tecnica

  • "Della stessa sostanza dei padri - Poesie al maschile"
  • Autore: Davide Rocco Colacrai
  • Codice ISBN Cartaceo 9788833285382 Prezzo 11,00 euro
  • Codice ISBN ebook 9788833285399 Prezzo 2,99 euro
  • Formato 15x21 con alette e segnalibro ritagliabile
  • Pagine n.72

 

Sinossi

 I versi di Colacrai escono da una penna elegante, che incastona persone, avvenimenti, sensazioni, istituzioni, osservazioni in frasi nelle quali ogni parola è al suo giusto posto, ha il suo giusto peso. Parole capaci di far provare pietà, rabbia, malinconia, desiderio di riscatto, illuminando la realtà di una luce nuova e non comune.
di Davide Rocco Colacrai
c’era l’ombra dell’uomo che sarei diventato
l’amore che si era congedato da me
cerchi di sospensione che invecchiavano il cuore
la carenza di felicità
una minestra raccolta nel mio cappello
gli ultimi istanti di una sigaretta sul marciapiede
valigie immobili e vuote
e tutto quel che rimane dopo il dolore e Dio
(da “La sottile bellezza dell’imperfezione”)

 

Della stessa sostanza dei padri è una silloge che mi ha fatto riflettere, delicata alcune volte altre un pò più diretta, versi che fanno vibrare il cuore e travolgono nel messaggio che l'autore vuole inviare.

In queste poesie il poeta dedica i versi a personaggi maschili, dall'amico rinchiuso in un manicomio, ai gay. Sono tanti gli argomenti che affronta, il razzismo,  la pazzia, la solitudine.

Un grido alla giustizia si evince da questi versi che denunciano la malvagità degli uomini, le ingiustizie sociali. Ma quelli che mi hanno fatto commuovere sono i versi dedicati ai gay dei campi di concentramento, versi che spezzano il cuore, che gridano rabbia per l'inumanità perpetrata dai nazisti. 

Un uomo sensibile l'autore che da voce a uomini che hanno sofferto ingiustamente, dando in qualche modo loro giustizia, aprendo gli occhi su eventi successi tempo fa ma che molti possibilmente neanche conoscono. Mette anche se stesso tra queste righe, perchè un poeta fa anche questo, dà un pezzetto della sua anima, lo inserisce tra le righe delle sue poesie, come un dono. 

Allora non posso che consigliare di leggere questa bellissima silloge e di coglierne il significato nella sensibilità di ciò che ha scritto.

 

 

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