Come foglie rosse d’autunno di Letizia Falzone – RECENSIONE

6 Maggio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Come foglie rosse d'autunno di Letizia Falzone - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi Dany ci parla del romanzo di Letizia Falzone "Come le foglie rosse d'autunno" - Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • TITOLO: Come le foglie rosse d'autunno
  • AUTRICE: Letizia Falzone
  • CASA EDITRICE: Rossini Editore
  • GENERE: Romance
  • PAGINE: 300
  • PREZZO CARTACEO: 13.51
  • DATA USCITA: 11 Febbraio 2020
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Sinossi

Sono passati sette anni dalla scomparsa del famoso scrittore Simone Landi.
Elena, dopo aver messo ordine nella sua vita, è pronta per sposare Cristiano, l'uomo che l'ha sempre sostenuta e protetta.
Finalmente il sogno di una famiglia unita sembra essersi avverato. Elena è felice e non potrebbe desiderare di meglio.
Ma nel corso degli anni, le scelte di vita dei figli e alcuni gravi avvenimenti, piano piano fanno sgretolare sotto i piedi tutte le certezze di Elena.
Giacomo farà una scelta che sconvolgerà gli equilibri familiari per sempre, Flavio si allontanerà dalla famiglia, Alba entrerà in conflitto con Elena e Gemma sempre troppo protetta, non riuscirà a crearsi una vita e a diventare matura se non appoggiandosi a sua madre.
La figura di madre e di moglie di Elena sarà messa in discussione più volte, e questo la porterà ancora una volta a dover combattere contro i fantasmi del passato.

 

Raramente mi è capitato di trovare in un testo una descrizione così dettagliata dei paesaggi e degli ambienti vissuti dai protagonisti, come in questo libro: ho intrapreso facilmente un viaggio in giro per il mondo, partendo dall'inizio fino a giungere al termine della storia. Con una scrittura fluida e ritmata, quasi a passo di marcia, Letizia Falzone ci accompagna nelle vite travagliate dei vari protagonisti del suo romanzo, senza risultare mai noiosa o banale. 

Elena, la protagonista principale, è una donna distrutta dopo la morte di Simone, suo marito. Rimasta sola, con quattro figli, negli anni si lascia cullare dall'amore di Cristiano, l'amico di una vita che l'ha sempre desiderata al suo fianco in gran segreto, e, accettando di sposarlo, decide di dedicarsi anima e corpo alla sua rinnovata famiglia. 

Purtroppo la felicità agognata sarà minata da tanti (troppi, forse) avvenimenti spiacevoli, che la costringeranno a cadere spesso in ginocchio davanti all'ingiustizia della vita. 

"Da allora era venuta a patti con la vita. Aveva versato molte lacrime, ma su di esse era riuscita a costruire  la sua vita. Non si trattava di rassegnarsi, ma di guardare  in  faccia  la  realtà.  Aveva  capito  che sognare  significava sconfiggere se stessi. No, meglio accettare i compromessi, adeguarsi alla realtà."

Grazie alla vicinanza di Cristiano, Elena riuscirà sempre a tornare in piedi, a rinforzare le sue gambe, e riavviarsi verso il futuro. 

Per gran parte del testo, durante la lettura, mi tornava in mente con ciclica ricorrenza il titolo della serie di romanzi per ragazzi scritta da Daniel Handler: 'Una serie di sfortunati eventi'. Pensavo che sarebbe stato perfetto come titolo anche in questo contesto. 

Decisamente un periodo difficile, questo che stiamo vivendo, per affrontare i temi trattati nel romanzo, ma le parole di Elena, forse, possono essere uno spunto per comprendere meglio cosa aspettarci:

"Elena  aveva  l’impressione che gli  avvenimenti  della  vita si controbilanciassero. C’era sempre un inizio e una fine." 

Io ci ho trovato un gran bel segno di speranza.

Varie storie si palesano tra queste pagine in tutta la loro cruda realtà, e nella tenera e essenziale necessità di avere accanto qualcuno da amare, e che ci ami. 

"La  perfezione  era possibile,  le  ricordava  Cristiano, solo  nel freddo della  tomba,  o nel marmo cesellato di una statua. Loro erano fatti di carne e ossa e avevano motivo di rallegrarsene." 

Esseri imperfetti che creano e curano ferite, parimenti profonde. 

Ci sarà anche da gioire, e sarà bellissimo quando accadrà! 

Non posso che consigliare un libro scritto bene, che c'insegna a non mollare mai, a tenere duro sempre, perché la voglia di vivere prima o poi torna... magari in autunno... nonostante tutto.