Cambiare l’acqua ai fiori di Valerie Perrin – RECENSIONE

9 Settembre 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Cambiare l'acqua ai fiori di Valerie Perrin - RECENSIONE

 

Carissimi Book Lovers, finalmente riesco a parlarvi di "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valarie Perrin, edito dalla casa edirice Edizioni e/o - Un romanzo che mi ha completamente travolta, riempita di emozioni, a volte contrastanti, mi ha commosso in certe situazioni - Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Cambiare l'acqua ai fiori
  • Autore: Valerie Perrin
  • Data di Pubblicazione: 9 Luglio 2019
  • Genere: Narrativa
  • Casa Editrice: Edizioni e/o
  • Pagine: 476
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Sinossi

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po' Renée, la protagonista dell'Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un'apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall'ordinario all'eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell'arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l'ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d'erba.Un romanzo avvincente, commovente e ironico la cui lezione universale è la bellezza della semplicità e l'eterna giovinezza in cui ci mantiene il sogno.

 

Quando un romanzo travolge in maniera incommensurata non è facile parlarne. Violette mi è entrata nel cuore sin da subito, un personaggio davvero meraviglioso, fragile, ma al contempo forte.

Violette vive in un cimitero, dove fa la guardiana, si prende cura dei fiori nelle tombe, tiene un diario dove scrive di ogni sepoltura, delle parole dette, delle persone presenti.

"Sono guardiana di cimitero, bevo lacrime..."

I capitoli sono alternati, un capitolo parla del passato di Violette, di come si è innamorata di Philippe, della loro bambina, del loro matrimonio. Ci racconta di un Philippe bello, con un corpo statuario, ma con un carattere che lascia a desiderare. E' sempre in giro con la sua inseparabile moto, possibilmente a tradirla con altre donne, indifferente al suo ruolo di padre e nullafacente. In teoria con Violette lavorano come guardiani di passaggio a livello, ma è solo lei che lavora. Non aiutano neanche i genitori di Philippe, specie sua madre che detesta Violette con tutta se stessa.

Dopo un pò di anni una tragedia colpisce Philippe e Violette, un dolore che ci entra dentro e ci fa commuovere.

"Cosa sarà di me se non sento più i tuoi passi? E' la tua vita o la mia che se ne va?"

Da lì partiranno una serie di situazioni che ci porteranno a conoscere altri personaggi e i loro caratteri, ci porteranno a conoscere il vero Philippe, quello che c'è nel suo passato, prima di Violette, di quanto il brutto carattere della madre lo abbia influenzato.

E poi conosceremo Sasha, guardiano di cimitero, un uomo molto buono, un personaggio che ho amato e che ha aiutato tantissimo Violette e il suo fragile cuore, ad uscire dal buio del dolore.

"Il passato non è fertile quanto il concime che metto sulla terra, un veleno che brucia i germogli. Si Violette, il passato è il veleno del presente. Rivangare vuol dire un pò morire.

Violette ha trasformato il suo dolore in amore verso gli altri, accogliendo nella sua casa al cimitero tutte le persone che avevano bisogno di sfogarsi, di piangere in silenzio, di un'amica.

E' uno di quei romanzi che, quando giri l'ultima pagina arrivando alla fine, ti senti solo. Un viaggio di insegnamento, lezioni di vita preziosi. Inoltre le storie degli altri personaggi danno la sensazione che ci sia un libro dentro un altro libro. Non posso che consigliarlo, va dritto tra gli Indimenticabili.

"Mia nonna mi ha insegnato prestissimo a cogliere le stelle: Basta mettere un catino d'acqua in mezzo al cortile di notte per averle ai propri piedi."