Bullismo? Non Restare in Silenzio! di AA.VV. – RECENSIONE

9 Aprile 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Bullismo? Non Restare in Silenzio! di AA.VV. - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di un libro che tratta un argomento molto delicato "Bullismo? Non restare in silenzio" di Autori Vari, edito dalla casa editrice Pav Edizioni - Questa raccolta di racconti, contiene tante storie di ragazzi e ragazze che sono stati bullizzati - Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

 

Sinossi

È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l’apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all’età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo.
(Conchita Wurst)

 

Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate come bersagli deboli e incapaci di difendersi. La sofferenza psicologica e l’esclusione sociale sono sperimentate di sovente da bambini che, senza sceglierlo, si ritrovano a vestire il ruolo della vittima subendo ripetute umiliazioni da coloro che invece ricoprono il ruolo di bullo. La PAV Edizioni ha deciso di sensibilizzare l’argomento avviando la prima edizione del concorso denominato “.Bullismo? Non restare in silenzio!” creando un’antologia con il titolo stesso

 

Mentre leggevo questo libro, molto spesso mi è venuto il magone, perchè per quanto si possa immaginare cosa fa un bullo, leggerlo nei dettagli è davvero doloroso. In questo libro ci sono storie diverse, ogni ragazza o ragazzo ha dovuto affrontare la vergogna, l'emarginazione, l'umiliazione e quant'altro, solo perchè agli occhi di altri viene visto come diverso. Ho letto di Amina, ragazza musulmana trasferitasi in una scuola italiana e, a causa del velo, presa di mira dai compagni, inconsapevoli della tragedia vissuta da lei quando era bambina.

Poi ho letto di Marco, preso di mira per il suo aspetto fisico definito dai compagni "grasso". Lui ha dovuto affrontare la bulimia e poi l'anoressia, ha sofferto a causa di persone che si sentivano meglio di lui, di compagni insensibili e crudeli.

"Passavo la maggior parte del tempo nascosto negli angoli più svariati della scuola per non farmi notare, uscivo da scuola e correvo a casa quasi senza fiato per la paura di un assalto del branco. Il branco, forse i lupi sarebbero stati meno feroci."

Ci sono molti altri ragazzi che hanno subito gravi attacchi, a volte anche fisici, da parte dei bulli, uno bullizzato perchè gay, un altro perchè ritenuto brutto e potrei continuare all'infinito. La gravità della cosa sta nel fatto che chi subisce molte volte non parla, tiene tutto dentro, la sofferenza gli scava l'anima fino a portarlo a volte anche al suicidio, perchè vedono nella morte la liberazione.

Non vi dico la tristezza e l'amarezza che ho provato quando ho finito il libro, ho sofferto tantissimo per questi ragazzi, la crudeltà di molti è inaudita. Ci sono bulli che lo diventano perchè vivono situazioni difficili, ma questo non li giustifica, altri invece hanno una cattiveria dentro  che fa paura. Molte vittime non riescono a parlare neanche con i genitori, hanno paura di farsi vedere deboli, altri riescono a liberarsi ed è solo così che potranno trovare aiuto.

"Non faccio che piangere mamma, cerco di usare il calore delle lacrime per sciogliere questo maledetto iceberg, per lavar via il dolore, anche fisico, di cui ho iniziato a soffrire. E da tempo mi rendo conto di essere stato ucciso. Ho combattuto contro una bestia chiamata bullismo omofobo, contro una piaga mangiatrice di anime. Sono stanco di essere morto e respirare. Fa male respirare, fa male muoversi, è doloroso vivere sapendo di avere l'anima e il corpo in putrefazione..."

Anch'io da bambina venivo presa in giro perchè ho un colorito scuro di carnagione, specialmente dopo l'estate. Fortunatamente ero una bambina che reagiva, non davo molto peso ai loro commenti, ma altri nella mia classe subivano le angherie di chi si crede superiore.  E cosa resta  a questi ragazzi diventati adulti, cosa si portano dietro, di certo non bei ricordi poichè la scuola era diventata un incubo.

"Ma qualcosa dentro di me è rimasto, mi hanno rubato tre anni di vita, della mia vita, mi hanno rubato la spensieratezza, la gioia e la voglia di vivere, hanno insinuato dentro di me la paura e la voglia di morire, mi hanno fatto del male, mi sono fatto del male e ho fatto male a mia volta."

Dopo aver vissuto, insieme ai protagonisti, la loro storia, aver sentito il loro grido di aiuto in un dolore sordo che nessuno è riuscito a sentire, faccio un appello a tutti coloro che subiscono atti di bullismo. Parlate, confidatevi con qualcuno, chiedete aiuto. Non siete soli. Non lasciatevi andare al dolore, non lasciate che altre persone vi uccidano dentro. Chiedete aiuto, solo così salverete voi stessi e altri dopo di voi.

E' un libro che fa riflettere, che da tante lezioni di vita, ma soprattutto ci apre gli occhi, dobbiamo stare molto attenti agli atteggiamenti dei nostri figli, ai loro cambiamenti, solo così potremo scoprire se nascondono qualcosa di così insostenibile. Ringrazio la casa editrice Pav Edizioni per avermi dato l'opportunità di leggerlo e vi lascio con questa poesia che ho letto nella video recensione.

Quando Cambierai

Quella matita che mi hai spezzato in classe

non ostenta supremazia o vessazione

ma mette a nudo la tua vile debolezza

al cospetto d’una ragione ancora sconosciuta.

 

Non incute timore come vorrebbe il gesto abietto

Ma sprezzo nei confronti dei soprusi

che vorrei annientare con vendetta covata a dispicere.

 

Spiragli di visioni familiari mi confortano,

mentre si fa largo l’ombra nera della crudeltà

che esprimi

per un’emulazione che ti obbliga a infangare la

tua stessa vita.

 

Deboli riflessi di un mondo

che non distingue la saggezza dalla misera

Ignoranza,

il rispetto dall’insofferenza d’esser disuguale.

Segnali forti di un’esile sostanza

che non riesce a realizzare quel sogno di esser sano

E che anche a te appartiene.

 

Ti perdi dentro vicoli che conducono nel vuoto

Per celare una sconfitta che non sai accettare,

per sopprimere il coraggio di poter amare

che non hai e che non ti conforta.

 

 

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