Baba Dochia di Luciano Ricci – RECENSIONE

Baba Dochia di Luciano Ricci – RECENSIONE

17 Aprile 2021 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Baba Dochia di Luciano Ricci - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Luciano Ricci "Baba Dochia", edito dalla casa editrice Leucotea.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Baba Dochia
  • Autore: Luciano Ricci
  • Data di Pubblicazione: 3 Giugno 2020
  • Genere: Narrativa
  • Casa Editrice: Edizioni Leucotea
  • Pagine: 146
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Sinossi

"Ho cercato di navigare attraverso la mente degli abitanti del "pianeta dei mostri", esseri senza dignità, di calarmi nei corpi di adolescenti derubate della voglia di vivere. Nel buio più nero, un raggio di luce."

 

Un romanzo che testimonia come taluni avvenimenti siano in grado di cambiare radicalmente il destino di ognuno.
È ciò che succede a Ioan, protagonista, il quale ha doppie radici, doppia lingua e anche doppia vita a causa di un malaffare intrigato in cui si trova involontariamente coinvolto; soddisfatto com’era del suo nuovo lavoro, ottenuto grazie alla conoscenza del rumeno dovuta alla madre, lo svolgeva quotidianamente nella maniera più precisa possibile, cosa che gli ha garantito per tempo le ammirazioni dei suoi superiori ma cosa che lo ha condannato ad una scoperta destabilizzante, che gli travolgerà l’esistenza.
Restio a lasciar passare quel sospetto si troverà presto coinvolto in un’indagine che porterà a svelare l’atroce verità di una terribile associazione a delinquere. La sua coscienziosità lo metterà presto nei guai e bisognerà agire e reagire: la fuga da una probabile fine non piacevole lo condurranno alla ragazza più bella che avesse mai visto, Alexia, la quale lo guiderà alla scoperta di un mondo, a troppi sconosciuto, che ha causato innumerevoli vittime innocenti.

Perno di grande rilievo in Baba Dochia è indubbiamente la denuncia che compie l’autore attraverso l’intreccio del romanzo evidenziando e focalizzando l’attenzione del lettore su una vera e propria piaga sociale: lo sfruttamento della prostituzione minorile. Non ignorabili organizzazioni criminali trovano lucro sfruttando la povertà e i bisogni di vittime ingenue che si ritrovano coinvolte nel giro della prostituzione inconsapevolmente e con l’inganno, nella speranza di poter cambiare vita e condizioni economiche, per ritrovarsi poi prigioniere di gente senza scrupoli né pietà umana.

Baba Dochia non è fine a ste stesso. Con una discorsività e una semplicità non facili per i temi trattati, la storia coinvolgente adempie la missione di smuovere le coscienze, dando uno spunto di riflessione su piaghe tangibili e gesta criminali che, purtroppo, sono sempre più dilaganti nella nostra società.
Ho cercato di navigare attraverso la mente degli abitanti del “pianeta dei mostri”, esseri senza dignità, di calarmi nei corpi di adolescenti derubate della voglia di vivere. Nel buio più nero, un raggio di luce. Con queste parole il lettore incoraggia quello che potrebbe essere un facile sconforto: ma la speranza e la luce non moriranno finchè ci sarà chi non si arrenderà e con perseveranza e impegno lotterà contro il male, senza arrendersi mai e sacrificando anche la propria vita, per una giusta causa.

“vai … avanti tu… amore mio” – troppo dolore, incontenibile, insopportabile, ma amare è anche soffrire al posto di un altro e resistere; non doveva mollare, non poteva. Per Nichita, per tutte le ragazze, perché lo aveva giurato.
Non si trovano parole più adeguate di quelle di Yasmin Abo Loha, segretario generale dell’ECAPT Italia impegnata nella lotta contro questo tipo di soprusi, a cui è assegnata, ragionevolmente, la prefazione di Baba Dochia: Luciano prende il lettore e lo accompagna con la delicatezza a grattare scorza di dolore che avvolge le miserie umane, accendendo la speranza e non lasciando mai spazio alla disperazione.

 

 

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