Schiava della libertà di Ildefonso Falcones – RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Ildefonso Falcones "Schiava della libertà", in collaborazione con la casa editrice Longanesi.

Scheda Tecnica

• Titolo: Schiava della libertà
• Autore: Ildefonso Falcones
• Data di Pubblicazione: 22 Novembre 2022
• Genere: Romanzo Storico
• Casa Editrice: Longanesi
• Pagine: 608
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Trama

Cuba, metà del XIX secolo. Una grande nave raggiunge la spiaggia di Jibacoa. La stiva non contiene merci, ma qualcosa di ben più prezioso, e al tempo stesso assai più a buon mercato: persone. Donne. Schiave. Prelevate dai loro villaggi in Africa con l'inganno, sono uno dei beni più ricercati a Cuba. Nella schiera di ragazze sporche e denutrite c'è anche l'undicenne Kaweka, che finisce tra gli schiavi del potente marchese di Santadoma. Indomita e fiera, Kaweka sente dentro di sé il peso di un'ingiustizia che desidera ardentemente riparare. Col passare degli anni, la causa della liberazione del suo popolo diventa persino più importante dell'amore per Modesto, che ha conosciuto nella piantagione. Perché l'unica schiavitù a cui Kaweka è disposta a sottomettersi è la lotta per la libertà. E spinta dalla sua vocazione decide di fuggire, mentre all'orizzonte si addensa lo spettro della guerra di indipendenza di Cuba e delle prime rivolte degli schiavi... Madrid, oggi Lita ha una promettente carriera nella prestigiosa banca dei marchesi di Santadoma, i quali stanno cercando di mettere a punto una lucrosa vendita del proprio istituto a un gruppo finanziario americano. Ma Lita non è solo una giovane donna in carriera nel difficile mondo della finanza: è la figlia di una domestica di casa Santadoma, e nella lotta per farsi valere porta su di sé anche il peso del riscatto dalle umili origini e del colore della propria pelle. Un'inattesa visita a Cuba la avvicina non solo alle sue radici, ma anche a una sconvolgente rivelazione sulla storia della propria famiglia. Una rivelazione che la riconnette a un mondo potente e ancestrale, mentre affiorano verità sempre più inquietanti sull'origine dell'immensa fortuna dei marchesi... Un romanzo che attraverso i secoli e le generazioni racconta la straordinaria epopea di due donne coraggiose, legate dal sangue e da un ideale, alla ricerca di giustizia e libertà e disposte a combattere fino alla fine pur di ottenerle.

Un romanzo storico che si snoda dal 1856 ai giorni nostri  sviluppando le storie parallele di due protagoniste Kaweka, una schiava bambina catturata in Africa e portata a Cuba nell’azienda del Marchese di Santadoma per la raccolta della canna da zucchero e  Maria Regla Blasco (Lita),  una giovane ragazza in carriera, sua discendente, che lavora a Madrid presso la Banca della famiglia di Santadoma.

La descrizione dei luoghi e delle brutali condizioni in cui lavorarono gli schiavi, per 18 ore al giorno, inducono il lettore a immedesimarsi 3nelle  condizioni disumane in cui essi vivono.

Nel romanzo viene esaltata la  radice avventurosa delle protagoniste  e la presenza,  nel loro spirito combattivo, della divinità africana Yemayà, padrona del mare, simbolo della fertilità e madre degli dei. E’ un susseguirsi di eventi di passione e di ribellione che al grido di libertà spingono  Kaweka a superare ogni vincolo di sangue e di amore, arrivando ad abbandonare la figlia Yesa e l’uomo che ama, Modesto.

Kaweka  con la sua forza indomita lotta contro la prigionia e la sottomissione e, grazie alla conoscenza delle erbe guarisce i feriti e aiuta le donne ad abortire per non far loro partorire altri schiavi…

“ammazzeremo i nostri figli piuttosto che consegnarli al padrone, perché li renda schiavi”.

Lita, viene coinvolta nella vendita della Banca della famiglia Santadoma agli Americani ed è costretta a lottare contro i pregiudizi e le umiliazioni razziste che le vengono rivolte a causa delle sue origini e del diverso colore della pelle. La sua è una battaglia  legale per dar voce a tutti coloro che vengono sfruttati, per estirpare qualunque traccia della schiavitù che sopravvive ancora oggi  e che deve essere rifiutata dalla società.

E’ un racconto che mette in risalto la determinazione e la volontà delle due protagoniste di porre fine alle ingiustizie e ai soprusi subiti  dagli schiavi e dai  fratelli neri a Cuba, nell’Azienda del Marchese di Santadoma.  

Episodi di razzismo e di indicibile violenza si alternano a intense passioni. Una alternanza di emozioni che tengono il lettore con il fiato sospeso. Un romanzo intenso, ricco di umanità e di amore che lascia al lettore interessanti spunti di riflessione.