
Dimmi che non vuoi morire di Stefania Crepaldi – RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo di Stefania Crepaldi "Dimmi che non vuoi morire", edito dalla casa editrice Salani.
Scheda Tecnica
- Titolo: Dimmi che non vuoi morire
- Autore: Stefania Crepaldi
- Data di Pubblicazione: 1 Aprile 2025
- Genere: Giallo Investigativo
- Casa Editrice: Salani
- Pagine: 304
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Trama
Chioggia. Mentre la nebbia, con tempismo perfetto, invade la laguna nella notte di Halloween, Fortunata è china su un cadavere. Nessun macabro scherzo però, è soltanto il suo lavoro: sta truccando il viso di un'anziana signora per il funerale che si terrà di lì a poche ore. A dire il vero la ragazza ha sempre desiderato un destino diverso, magari come pasticciera o come cuoca in un grande ristorante, ma suo padre ha bisogno di lei nell'impresa funebre di famiglia e farebbe qualunque cosa pur di rimandare i sogni della figlia. Il giorno dopo, Fortunata riceve una chiamata d'urgenza. Il suo padrino Dante Braghin, colonnello della Guardia di Finanza, deve darle due notizie. La prima: c'è una giovane donna, soffocata nell'incendio di una fabbrica, e vorrebbe che fosse lei a occuparsi del trasporto in ospedale. La seconda, ben peggiore: il loro comune amico, l'agente Vito Sabelli, l'uomo che più volte le ha spezzato il cuore, è di nuovo operativo. Sono i segni inequivocabili che altre disgrazie stanno per scombussolarle la vita, quando il suo unico desiderio sarebbe quello di sfornare pasticcini e rendere felici gli altri. Mescolando le atmosfere cupe del noir con quelle brillanti della commedia, Stefania Crepaldi costruisce un'indagine ricca di sorprese che ha come oggetto i contrasti, le speranze, le insicurezze che accompagnano chiunque cerchi di dare una direzione alla propria esistenza.
Nel cuore nebbioso e malinconico di Chioggia, tra calli strette, ombre lunghe e sogni rimandati, Fortunata si muove in punta di piedi tra la vita e la morte. Non perché sia una detective, né un’assassina. Ma perché di mestiere trucca i morti. Sì, hai capito bene.
Con la stessa delicatezza con cui una pasticciera guarnirebbe una millefoglie, Fortunata prepara i volti di chi ha detto addio al mondo. Ma sotto il camice da tanatoesteta si nasconde il cuore pulsante di una ragazza che vorrebbe solo impastare burro e zucchero, non affrontare parenti in lacrime o casi di morte sospetta.
Eppure, la vita – e un padre dal pugno d’acciaio – l’hanno messa dietro al bancone sbagliato. O forse no?
Perché proprio quando sembra che tutto resti immobile, ecco l’arrivo in scena di Dante Braghin, colonnello della Guardia di Finanza, padrino adorato e portatore di guai: c’è stata una morte sospetta in fabbrica e Fortunata deve aiutare. Ma soprattutto… è tornato lui: Vito Sabelli, l’agente che le ha rubato il cuore e poi lo ha fatto a pezzi.
E a quel punto, ciao pasticcini.
La nebbia si fa più fitta, la morte assume toni più inquietanti, e Fortunata dovrà decidere se restare nel suo angolino o affrontare verità che fanno più paura dei cadaveri.
Stefania Crepaldi ha creato una protagonista diversa da tutte, brillante, umana, ironica, fragile e testarda. Il romanzo è un mix ben dosato di commedia nera, giallo investigativo e romanzo di formazione: un gioco di equilibri narrativi che coinvolge fin dalla prima riga.
Il mondo in cui si muove Fortunata è fatto di odori di incenso e crema pasticcera, di lividi sul cuore e dialoghi taglienti. L’autrice ci trascina tra un caso da risolvere e una vita da rimettere insieme, con una scrittura agile, ricca di ritmo e punteggiata da riflessioni profonde mascherate da battute sarcastiche.
Ma lei vorrebbe cambiare vita, e mentre insegue la verità dietro una morte sospetta, inciampa nella propria identità, tra una tentazione chiamata Vito e la paura di deludere chi le ha dato tutto tranne la libertà.
“Dimmi che non vuoi morire” è un piccolo gioiello sospeso tra le nebbie venete, un giallo che si legge con il sorriso sulle labbra e un pizzico di malinconia nel cuore.
Una storia che parla di sogni strozzati, di amori che fanno male e di seconde possibilità.
Un romanzo che ti ricorda che non è mai troppo tardi per diventare chi volevi essere, anche se nel frattempo hai imparato a truccare i morti meglio di chi sa far vivere i sogni.
🕯️ Per chi ama i gialli fuori dagli schemi, le protagoniste imperfette e i libri che ti fanno ridere mentre ti lasciano un nodo in gola.
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