
La trama delle nostre anime di K.M. Moronova – RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di un dark romance "La trama delle nostre anime" di K M Moronova, in collaborazione con la casa editrice Giunti Editore.
Scheda Tecnica
TITOLO: La trama delle nostre anime
AUTORE: K.M. Moronova
GENERE: Dark Romance
CASA EDITRICE: Giunti Editore
PAGINE: 297
DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 Aprile 2025
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Trama
Un dark romance commovente, ricco di emozioni e colpi di scena.
Mi chiamo Wynn Coldfox. Ho ventisei anni e voglio morire. Quando ieri mi sono svegliata in ospedale con mio fratello che piangeva al mio capezzale, ho capito di aver superato il limite. Quello che non mi aspettavo, però, era di essere accudita da un infermiere con gli occhi di ghiaccio e un senso dell'umorismo ancora più morboso del mio. Mi ha regalato un anello di onice – sostiene che questa pietra allontani la sofferenza – e poi è scomparso.
Adesso mi trovo ad Harlow Sanctum, un centro di riabilitazione costoso e soprattutto poco ortodosso. Le stanze, infatti, sono assegnate in base al piano di trattamento e il mio compagno è un ragazzo – questo posto sembra promuovere in tutti i modi la promiscuità. Appena l'ho visto ho capito di conoscerlo già. Si tratta del bel tipo dagli occhi crudeli che si è spacciato per infermiere. In realtà si chiama Liam, ha ventotto anni e tendenze autolesioniste. Io desidero la morte, lui la vita. Due persone come noi potranno davvero curarsi a vicenda?
«Mi chiamo Wynn Coldfox. Ho ventisei anni e voglio morire.»
Così inizia il viaggio. Un battito mancato, un respiro che vacilla. Un cuore che non sa più se valga la pena battere. Ma da questo punto di rottura si dipana la storia di due anime spaccate, frastagliate, dolorosamente vive: Wynn e Liam.
Wynn, con la sua voce corrosiva, tagliente, lucida e stanca, è il cuore narrante di questa storia. È una donna giovane, ma già così stanca da sembrare mille volte vissuta. La sua voce è quella di chi ha smesso di aspettarsi qualcosa dal mondo. Eppure, proprio nel punto più buio della sua caduta, accade l’incontro che non cercava.
Liam è il volto inatteso del disincanto. Prima apparizione eterea — un “infermiere” che regala anelli di onice e sparisce — poi presenza ingombrante, crudele, affascinante. Lui non vuole morire, ma ha scelto una via pericolosa per restare vivo: l’autolesionismo come forma di controllo, come richiamo alla realtà. È il suo modo di non scomparire del tutto.
Il loro legame è una tensione costante. Wynn desidera la fine. Liam la teme. Ma entrambi si riconoscono nel dolore.
Harlow Sanctum, con la sua innaturale promiscuità terapeutica e le stanze condivise, li costringe a una prossimità che non lascia spazio ai ruoli. Sono due persone nude, nel senso più autentico: senza difese, senza illusioni.
Non è amore, almeno non subito. È scontro, attrazione, rigetto. È l’odio di chi si specchia in un altro e vede riflessa una parte che non voleva ammettere. È Liam che provoca, che scava, che si avvicina troppo. È Wynn che morde, si ritrae, ma resta. Non perché vuole essere salvata, ma perché in lui, per la prima volta, il vuoto smette di farle eco.
Non c’è nulla di facile o sano in quello che nasce tra loro, eppure è reale, vitale, disperatamente umano.
L’autrice non indora mai la pillola. Non ci sono frasi da citazione incorniciata, né facili catarsi. C’è invece il dolore crudo di una giovane donna che non chiede comprensione, ma spazio per respirare. E un uomo che non vuole guarire nessuno, ma finisce per essere ancora vivo proprio accanto a chi lo rifiuta. Insieme, Wynn e Liam mettono in scena una danza violenta e intima, fatta di silenzi, crisi, sarcasmo, contatti rubati.
La loro relazione è struggente perché non promette nulla. Non promette che si guariranno. Non promette che si ameranno nel modo giusto. Promette soltanto che resteranno, per un po’. Che saranno due corpi che si sfiorano quando il resto del mondo ha già voltato le spalle. E a volte, questo è tutto ciò che serve.
La trama delle nostre anime è un pugno nello stomaco e un abbraccio fragile. È un romanzo che si legge con il cuore serrato, le mani tremanti, e quella sensazione persistente di essere stati visti, anche nei propri pezzi rotti. È la storia di due persone che si incontrano non per salvarsi, ma per riconoscersi. E in quell’istante di riconoscimento, nel breve spazio in cui le anime si sfiorano, nasce una forma d’amore più vera di qualsiasi guarigione.
Se siete pronti a essere scavati, spogliati e infine ascoltati nelle vostre parti più dolorose, questo romanzo è un’esperienza che vi resterà dentro. Wynn e Liam non sono eroi. Sono veri. E questo basta.