La palude delle streghe di Jarka Kubsova – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di un romanzo aspirato ad una storia vera, si tratta di "La palude delle streghe" di Jarka Kubsova, in collaborazione con la casa editrice Neri Pozza.
SCHEDA TECNICA
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 320
Data di uscita: 14 Maggio 2024
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Trama
Amburgo, oggi. Ochsenwerder, quartiere periferico a sud della città, somiglia al paradiso nell’estate in cui Britta Stoever lo visita per la prima volta: le erbe aromatiche spandono i loro profumi e i fiori occhieggiano dalle serre. Ma quando vi si trasferisce con la famiglia, mesi dopo, il paradiso sembra aver perso tutto il suo fascino: i campi vuoti e bui, le canne del fiume rinsecchite. La solitudine in cui Britta si ritrova, la solitudine dell’argine e della nebbia, dell’Elba e delle gru dagli occhi gialli, la stringe in una morsa e fa eco a quella che sente nascere dentro di sé. Eppure, da ex geografa, Britta è abituata al silenzio del paesaggio in cui si celano le storie, e quando in una delle sue camminate si imbatte in un cartello che porta il nome di una donna, la sua curiosità si ridesta. Quella che incontra, tuttavia, è una storia di invidie, di pregiudizi, di persecuzione. E di fuoco. Amburgo, 1570. La terra lambita dall’Elba è una palude che solo il costante intervento dell’uomo riesce a contenere. Abelke Bleken, unica figlia di un ricco fattore, gestisce i suoi possedimenti con saggezza. È bella, dicono alcuni. È arrogante, dicono altri: tutta quella terra è troppa per lei sola. E il giorno in cui, grazie all’attento ascolto della natura, Abelke prevede l’arrivo di una tremenda inondazione – che causerà danni incommensurabili – la voce che nel villaggio si diffonde su di lei è soltanto una: strega. Basta poco perché l’invidia e il desiderio rendano le accuse concrete, condannandola al processo, alla tortura, al rogo. Ispirato a una vicenda reale, La palude delle streghe è un romanzo lirico e crudo insieme, che mescola incanto e ricerca storica per raccontare l’ingiustizia che, travalicando epoche e confini, unisce oggi come ieri i destini delle donne.
In queste pagine ci dividiamo tra passato e presente, due donne con storie diverse.
Britta, ai tempi nostri, ha una famiglia, due figli che ama, ma si sente soffocare, l'insoddisfazione la rende infelice. Un giorno mentre cammina in mezzo alla natura un cartello attira la sua attenzione, il nome di una donna le risveglia la curiosità e decide di scoprire di chi si tratta.
Siamo catapultati nel passato, qui troviamo Abelke figlia di Enrico, proprietario terriero, vive sola e il fatto che possegga tutta quella terra desta l'invidia di tante persone e basta un passo falso che la accusano di stregoneria.
Viene processata e condannata alla tortura e al rogo.
Una storia tragica e triste che ci porta a riflettere sulla cattiveria dell'essere umano.
Ho amato il personaggio di Abelke che, nonostante tutto, ha lottato, ha avuto una forza davvero da ammirare.
L'autrice inoltre affronta tematiche importanti come il bullismo.
Un romanzo da leggere sicuramente.
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