Isola di Neve – Valentina D’Urbano Recensione

6 Febbraio 2019 0 Di Rosalba
Book Cover: Isola di Neve - Valentina D'Urbano Recensione

Ciao Book Lovers, il libro di cui vi parlo oggi è il classico libro che, quando lo finisci, ti seti sola, ti sei pentita di aver letto l’ultima pagina, di non aver trattenuto a te ancora qualche giorno. Valentina D’Urbano, con questo romanzo, ha superato se stessa. Mi sono innamorata anch'io di Andreas Von Berger e degli altri personaggi che hanno reso questa storia meravigliosa. Venite a leggere la mia recensione.

 

Sinossi

2004. A ventotto anni, Manuel sente di essere già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico luogo disposto ad accoglierlo è Novembre, l'isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato –, Novembre sembra a Manuel il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. Del destino di Andreas e del suo prezioso e antico strumento si sa pochissimo. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di una donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre, senza alcuna possibilità di fuggire. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. Sull’isola non si fa che parlare del nuovo prigioniero, ma la sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata sui cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, contravvenendo alle regole, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella di Andreas, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

 

 

 

La storia di cui vi sto per parlare, è divisa in due tempi: il passato 1952 e il presente 2004.

Siamo nel 1952. Neve vive a Novembre un’isola con pochi abitanti e misera come la sua vita. Lei è una ragazzina bellissima, ma i maltrattamenti del padre e il lavoro di pescatore che fa insieme a lui le sciupano la pelle e la deperiscono. La sua vita sembra vuota, nonostante dentro di lei brucia forte la ribellione. Un giorno, però, tutto cambia. Nel carcere di Santa Brigida viene trasferito un uomo. Neve si reca spesso a Santa Brigida per vendere il pesce e spesso si ritrova ad andare a cercare conchiglie su una piccola spiaggia bianca che dà sul lato del carcere dove è tenuto il prigioniero straniero. Quando per la prima volta gli occhi di Neve incontrano quelle di Andreas niente sarà più lo stesso. Nonostante il pericolo che corre e le sbarre che la separano da lui, Neve si avvicina ad Andreas e nasce tra di loro un’amicizia che sfocia poi in qualcosa di più. Ed è così che Neve comincia a sentirsi viva.

“Lui l’aveva toccata nella testa, aveva acceso qualcosa, una piccola scia di luce dentro un abisso buio. La prima stella della sera che accendeva pian piano tutte le altre.”

Siamo nel 2004, Manuel vive una vita normale, lavora, ha una moglie. Nella sua normalità però, qualcosa va storto e un errore grave lo porta ad allontanarsi e l’unico posto dove rifugiarsi è Novembre, l’isola dove vivevano i nonni. Qui cerca di trovare un po’ di pace, nel silenzio di quella casa dove ci sono i ricordi di quando era un bambino e viveva insieme ai nonni. Ma l’incontro con Edith, una tedesca venuta sull'isola per scoprire la storia del violinista Andreas Von Berger, sconvolgono i suoi piani. Edith vuole ritrovare il violino perduto e sapere cosa è successo al violinista di Desdra. Da qui cominceranno una serie di avventure che ci porteranno insieme ai protagonisti a vivere la storia di Neve e Andreas, una storia d’amore particolare, bella, delicata.

Ogni passo raccontato dall'autrice ci porta ad amare la musica suonata da Andreas  anche senza averla sentita, ci catapulta a Novembre in mezzo alla miseria di una popolazione che abita l’ignoranza, ma ci porta anche a vivere la vita di Neve, le sue paure, la sua tristezza, la sua sofferenza.

“Come abbiamo fatto tutti quanti a ignorare quello che provavi, a voltarci dall’altra parte? Come ha fatto quest’isola orrenda a lasciare che ti difendessi da sola? Come farai a perdonarci, quando ti toglieremo l’unica speranza che hai mai avuto?

Non aggiungerò altro, dovete assolutamente leggere questo capolavoro. Per me è il libro più bello in assoluto, letto nel 2018.