
Il mio segno particolare di Michelo D’Ignazio – ANTEPRIMA

Carissimi Book Lovers, vi segnalo con piacere, il nuovo libro di Michele D'Ignazio "Il mio segno particolare", edito dalla casa editrice Rizzoli.
"Tante volte, a scuola, i bambini mi hanno chiesto: “Perché non scrivi un libro sulla tua vita?” Questa domanda salta sempre fuori, forse perché con loro mi apro con sincerità e allegria, raccontando tanti aneddoti. Questa e tante altre domande hanno preparato il terreno alla scrittura di "Il mio segno particolare".
La scintilla però c’è stata una mattina ben precisa, durante uno dei tanti incontri a scuola. Vedo una bambina. Sul suo viso ci sono tanti piccoli nei. È fine settembre, ha i pantaloncini e anche le sue gambe sono costellate di puntini marroni. Mi emoziono. Mi riconosco.
Solitamente, chi ha tantissimi nei sul corpo ne ha anche uno grande. A volte visibile, ma il più delle volte nascosto sotto i vestiti.
Ed è stato in quel momento che ho deciso di scrivere la mia storia.
Perché anche io, come quella bambina, sono nato con tanti nei sul corpo. E ne avevo anche uno molto grande, che un medico di Roma definì “a mantellina”, perché partiva dalle spalle e finiva sulla schiena.
Il mio segno particolare è quindi un libro speciale per me: un mosaico di parole colorate, mantelli giganti, superpoteri e chicchi di bellezza. Per la prima volta racconto la mia infanzia e la mia adolescenza, fino ai miei 16 anni, tra viaggi, ospedali e molti momenti emozionanti. È un elogio dei medici ed un ringraziamento rivolto a tutti quei grandi che mi hanno aiutato quando io ero piccolo, che mi sono stati accanto regalandomi coraggio e allegria, facendomi scoprire la magia e la meraviglia di ogni particolarità.
Quante volte ho sentito pronunciare questa frase: "L’unico neo è che…”
Allora mi son chiesto: perché in Italia si parla in negativo dei nei?
In Francia li chiamano grains de beautés: chicchi di bellezza.
In Spagna lunares, perché sono satelliti e fanno pensare alla luna piena.
E in inglese Skin mole. Skin vuol dire pelle mentre Mole sta per talpa: un’espressione che evoca le montagnole marroni che le talpe creano nel terreno, emergendo in superficie. Molto fantasioso!
Mole però è anche il molo, quello dei porti con le navi pronte a salpare.
Chissà dove mi porteranno i miei racconti per voi? In quali mari mi faranno navigare?"
Scheda Tecnica
- Titolo: Il mio segno particolare
- Autore: Michele D'Ignazio
- Serie://
- Data di Pubblicazione: 23 Marzo 2021
- Genere: Autobiografico
- Casa Editrice: Rizzoli
- Pagine: 228
- ACQUISTALO QUI: AMAZON
Sinossi
Michele nasce il 7 gennaio 1984. I suoi genitori non vedono l'ora di conoscerlo, di prenderlo in braccio, di portarlo a casa. Ma quando lo vedono per la prima volta restano stupiti! Sulla schiena il piccolo ha un neo gigante a forma di mantello, proprio come quello dei supereroi. Iniziano così mille avventure, dentro e fuori dagli ospedali, con medici, sale operatorie e infiniti rotoli di garza. Con ironia e leggerezza Michele oggi ci racconta la sua vita a pois, svelandoci le tante emozioni che ha vissuto e descrivendo tutti quei grandi che lo hanno aiutato quando lui era piccolo. Che gli sono stati accanto, con coraggio, sensibilità e allegria. E che gli hanno dato la spinta a diventare la persona che è oggi, uno scrittore attento alla bellezza di tutti i segni particolari e amico dei bambini, a cui non smette di raccontare storie. Età di lettura: da 10 anni.
Biografia
Michele D’Ignazio nasce a Cosenza nel 1984. È autore della serie long-seller di “Storia di una matita”, che ha conquistato tanti bambini, divenendo una delle letture di narrativa preferita nelle scuole, e di “Pacunaimba”, un romanzo avventuroso alla scoperta del Brasile più nascosto.
Nel 2019 è uscito “Il secondo lavoro di Babbo Natale”, con le illustrazioni di Sergio Olivotti. Dopo il grande successo ottenuto in Italia, il libro è stato tradotto in U.K. e Usa con l’editore Pan MacMillan, oltre che in Spagna, Sud America, Grecia, Polonia, Cina, Corea del Sud e Ukraina. Nel novembre 2020 esce la continuazione, “Babbo Natale fa gli straordinari”, sempre con le illustrazioni di Sergio Olivotti, oltre ad una nuovissima edizione di “Storia di una matita”: a otto anni di distanza dalla prima pubblicazione e con 25.000 copie vendute, una nuova versione della storia di Lapo che si trasformò in matita, impreziosita dalle originali illustrazioni di Serge Bloch, disegnatore di fama mondiale. Tutti i suoi libri sono pubblicati da Rizzoli.
Tanti i progetti paralleli alla scrittura: oltre ai numerosi incontri nelle scuole e ai progetti radiofonici creati con i bambini (come “La radio nello zaino”), da “Storia di una matita” è nato uno spettacolo teatrale che, con la compagnia Aiello, viene portato in scena nelle scuole e nei teatri di tutta Italia e ha visto, ad oggi, più di 600 repliche.
È inoltre coautore del “Dizionario per un lavoro da matti” (Ancora del Mediterraneo, 2010, con Luca Rastello). Un suo racconto, “Sdjsak”, è apparso nella raccolta Aspiranti scrittori (Terre di mezzo editore, 2010), mentre “Scioperare al rovescio” è stato pubblicato su Granta Italia nel 2011. È autore di documentari (La nostra terra. Praticamente, sulla cultura del mare sullo stretto di Messina; Soli e insieme, sul mondo della scuola, Futuro Arcaico, sul Museo di Nik Spatari a Mammola).
D’estate gestisce una piccola locanda, “Il Vicolo, Vineria”, nel centro storico di San Nicola Arcella, sull’alto Tirreno calabrese, dove unisce la sua passione per il cibo, l’arte e la cultura.