E vissero felici e scontenti di Amanda Foley e Simona Friio – RECENSIONE

22 Giugno 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: E vissero felici e scontenti di Amanda Foley e Simona Friio - RECENSIONE

Carissimi Book Lover, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha fatto ridere, mi ha tenuta sulle spine e mi ha completamente catturata, si tratta di "E vissero felici e scontenti" di Amanda Foley e Simona Friio. Leggete la mia recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: E vissero tutti felici e scontenti
  • Autori: Simona Friio e Amanda Foley
  • Data di Pubblicazione: 1 Maggio 2020
  • Genere: Romanzo contemporaneo
  • Casa Editrice: Independently Published
  • Pagine: 164
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Sinossi

Quando anche il terzo fidanzato la lascia, Gaia decide di prendersi una pausa. Su consiglio della madre e della psicologa Esmeralda Ciliegia che l’ha in cura, accetta di recarsi a Castel del Bardo, un antichissimo borgo medievale che ha dato i natali a sua madre. In compagnia dell’inseparabile maialina thailandese, Gaia arriva al borgo decisa a mettere in stand-by le sue sinapsi: zero ragazzi, zero pensieri. Solo riposo, riposo e riposo. Ad accoglierla uno strampalato gruppo di arzille vecchiette, nonché il bel Luca, che trasuda testosterone da ogni poro, ma da subito ostile e scontroso. Perché ce l’ha con lei? Cosa nasconde l’antico borgo? C’è del vero nelle inquietanti leggende che lo avvolgono, ma soprattutto, che relazione c’è tra Gaia e la donna del dipinto della Rocca?

 

Gaia non riesce a tenersi un fidanzato ecco qual è il suo problema, solo che non capisce perché. Decide allora di farsi aiutare da una psicologa. Dopo varie sedute, lei le consiglia di cambiare aria e di lavorare di più sulla sua autostima. Spinta anche dalla madre si trasferisce a Castel del Bardo, un antico borgo medievale, dove appunto è cresciuta la madre.

Gaia, in compagnia del suo maialino thailandese chiamato Peppa, arriva finalmente in questo posto che le stimola tanta curiosità. Viene accolta da un po' di vecchiette e dal bellissimo Luca. Ma Luca è fin da subito scontroso con lei e non ne capisce il motivo. Man mano che passano i giorni Gaia capisce che in quel Borgo sono tutti bizzarri e soprattutto tutte donne, cominciano a succedere delle cose strane e infine un dipinto attrae la sua attenzione: la donna del ritratto è identica a lei. Molti sono i suoi interrogativi e nessuno sembra volerle dare delle risposte.

Luca è fortemente attratto da Gaia ma non vuole legarsi a nessuno specialmente con lei.

"Per quelle labbra piene e voluttuose proprio quelle che Luca si era ritrovato a fissare e desiderare in più occasioni. Una bocca così avrebbe indotto alla pazzia chiunque soprattutto se portava il nome di Gastaldi".

Ma ancora più inquietante è la leggenda del Borgo, una storia di cui tutti temono possa accadere realmente. Tra battibecchi di Gaia e Luca, pettegolezzi e fatti misteriosi, le autrici ci catapultano in un posto molto curioso e interessante facendoci vivere una storia coinvolgente e frizzante allo stesso tempo. Questa storia è un Inno all' Indipendenza femminile, le donne della famiglia di Gaia erano tutte istruite e zitelle per scelta in particolare Giglia, lei desiderava studiare e insegnare agli altri.

"Diceva che nasciamo liberi tutti, uomini e donne, con il diritto del sapere. Più un individuo si emancipa, maggiori sono le possibilità di accrescerne l'indipendenza, niente più padroni quindi, niente poveri da piegare per l'interesse di qualcun altro. Solo essere liberi e pensanti, non più relegati nell'ignoranza".

Allora cosa aspettate, leggete questa bellissima storia, Castel del Bardo vi conquisterà.

Ringrazio le autrici per avermi dato la possibilità di leggerlo.