Come petalo d’inverno di Elisa Cerchierini – RECENSIONE

Come petalo d’inverno di Elisa Cerchierini – RECENSIONE

20 Ottobre 2025 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Come petalo d'inverno di Elisa Cerchierini - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di Elisa Cerchierini - "Come petalo d'inverno", un viaggio nel dolore, nella perdita e, soprattutto, nella lenta, delicata riscoperta di sé; un libro che non grida per farsi sentire, ma sussurra con dolcezza, insinuandosi nel cuore fino a sciogliere anche le sue parti più fredde.

Scheda Tecnica

TITOLO: Come petalo d'inverno
AUTORE: Elisa Cerchierini
GENERE: Narrativa Contemporanea
PAGINE: 200
DATA DI PUBBLICAZIONE: 3 Marzo 2024
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Trama

Quante volte releghiamo i tormenti nell’angolo più buio della nostra anima, pensando di poterli dimenticare per sempre, per poi ritrovarli come boomerang a sbatterci in faccia con violenza, senza chiedere permesso?
Forse dovremmo affrontarli una volta per tutte, ritornare sui nostri passi e far pace con loro per imparare a convivere in armonia, ma spesso la tentazione ci spinge verso la via apparentemente più semplice: fuggire. Magari chiudendoli in un cassetto del quale vorremmo buttare la chiave.
Ma se poi ci si trova costretti a riaprirlo, quel cassetto?
È quello che accade a Sara quando, travolta dall’improvvisa perdita dei genitori durante una gelida vigilia di Natale, sceglie di riscrivere la sua storia, allontanandosi dal passato per costruire un futuro diverso, nuovo, vicino ma distante. Un rifugio contro la disperazione.
Affetti, amicizie, spensieratezza… Abbandona tutto senza riflettere troppo, spinta solo dal bisogno primario di sopravvivere. Perché quella tragedia non è l’unica stanza buia dalla quale fuggire e l’affetto di sua zia Maria non è sufficiente a impedirle di allontanarsi.
Ma qualcosa continua a tenerla invisibilmente legata al passato e, quando un’altra perdita la costringe a rientrare alla base, si convincerà finalmente a prendere la decisione che da tempo rimandava.
E allora il cassetto dei ricordi, quello che sembrava ormai sigillato per sempre, viene aperto, e Sara si ritroverà inevitabilmente a fare i conti con ciò che ormai le è estraneo, ma anche con rivelazioni che ignorava.
A volte, però, basta avere il coraggio di aprire il proprio cuore e fidarsi per trovare la forza di superare le paure, magari con l’aiuto di qualche segno, spontaneo o meno che sia: la forma di una nuvola, il significato di un fiore, un’anima pronta ad ascoltarti proprio quando hai bisogno di parlare.
È così che Sara, con l’aiuto di Maria e Thomas, fra condivisioni e incomprensioni, ripercorrerà un viaggio profondo e doloroso che la condurrà a sette anni prima, rendendosi infine conto che forse fuggire non è sempre la scelta migliore e non tutto è come appare in superficie.
E mentre compie questo viaggio, illuminato nuovamente dalle luci di un Natale che per anni ha rifiutato, ritroverà anche un’amicizia smarrita nel tempo e, riscoprendo il valore degli affetti e accantonando le paure, comprenderà che con pazienza e fiducia è sempre possibile trovare una strada per rimettere al posto giusto tutti i tasselli della propria vita.

 

La protagonista, Sara, è una donna che ha imparato troppo presto cosa significa sopravvivere. La sua vita si spezza la notte di Natale, quando un tragico incidente le porta via i genitori. Da quel momento, l’unico modo per andare avanti diventa fuggire, lontano dai luoghi, dalle persone e dai ricordi che le ricordano ciò che ha perso. Ma la fuga, si sa, non è mai una cura: è solo un modo per tenere chiuse le ferite in un cassetto che, prima o poi, sarà necessario riaprire.

Quando il destino la costringe a tornare indietro, Sara si ritrova a fare i conti con ciò che ha lasciato in sospeso: un passato ingombrante, verità mai affrontate e affetti che pensava di aver perduto per sempre. Al suo fianco, ci sono Maria, la zia che non ha mai smesso di amarla, e Thomas, un’anima gentile che diventa specchio e rifugio. Sarà proprio grazie a loro — e a quei piccoli segni che la vita regala quando meno te lo aspetti, che Sara inizierà a comprendere che fuggire non è sinonimo di libertà, e che per guarire bisogna avere il coraggio di restare.

Elisa Cerchierini tesse una trama intima e luminosa, dove ogni parola è una carezza e ogni emozione una ferita che trova la forza di rimarginarsi. La scrittura è delicata e poetica, capace di trasformare il dolore in speranza, la solitudine in occasione di crescita, la perdita in rinascita.

Come petalo d’inverno non è solo la storia di una donna che impara ad accettare il proprio passato — è un inno al coraggio silenzioso di chi sceglie di affrontare il gelo dell’anima per ritrovare il calore della vita.

Alla fine del viaggio, il lettore resta con un senso di pace dolce e malinconica, come quando la neve smette di cadere e lascia intravedere, sotto la coltre bianca, i primi segni di primavera.

Un romanzo che tocca le corde più intime dell’animo umano, perfetto per chi ama le storie di rinascita, perdono e seconde possibilità.
Una lettura che profuma di ricordi, speranza e coraggio, come un petalo che, anche nel pieno inverno, trova la forza di non appassire.

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